Salone Internazionale del Biologico: appunti di viaggio

Si è da poco concluso il Sana 2016 di Bologna, il salone internazionale del biologico e del naturale. Partecipare a questa fiera è sempre una bella esperienza, si respira un’aria positiva di amore per l’ambiente e per gli stili di vita più naturali e consapevoli. Girovagare tra i tanti padiglioni vuol dire immergersi di volta in volta negli aspetti più veri e diversi della green life, tra produttori biologici, espositori attenti alle pratiche naturali, stand dedicati al benessere e partecipare, se possibile, ai tanti workshop e convegni che animano la manifestazione. Capita così, mentre si cammina, di assistere a come fare il pane con farine in parte dimenticate, ovviamente biologiche, di sicuro integrali e riscoprire tradizioni vecchie di secoli che abbiamo abbandonato. Oppure di scoprire i vini vegani ed essere partecipi di una realtà, ancora di nicchia, ma che ha estimatori in continua crescita, molto competenti e decisi a promuoverla e farla conoscere.

©Sana 2016
©Sana 2016

I prodotti alimentari del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale sono davvero predominanti, non si finisce mai di assaggiare qualche novità e di fermarsi a parlare con i produttori per conoscerne le origini, la storia e le curiosità. Ovviamente il biologico è il re della manifestazione ed è sbalorditivo vedere come, negli ultimi anni, questo comparto sia cresciuto, nonostante le critiche che spesso attira e produttori non sempre all’altezza dei disciplinari stabiliti dei vari enti certificatori. Un altro settore che sta facendo registrare un trend sempre più positivo è quello vegan, a cui si rivolge buona parte degli stand: se avete deciso di abbracciare questo stile di vita, il Sana è proprio per voi! Si può essere attenti all’ambiente e perseguire stili di vita più sostenibili anche senza dover cambiare radicalmente la propria dieta, ma cercando di fare attenzione ai gesti quotidiani che compiamo. Ecco quindi una sezione molto interessante dedicata alla casa, all’arredamento e ai materiali: si passa allegramente dalle vernici naturali ai detergenti green, passando per le case in legno e ai vestiti in canapa. Poiché la fiera è molto vasta, una giornata basta a malapena, quindi il mio consiglio è di concentrarsi sui padiglioni che per nostro gusto riteniamo più interessanti.

Io infatti ho dedicato gran parte della mia visita al padiglione della bellezza e del benessere, per girovagare tra i profumi deliziosi degli stand e scoprire tante novità sul biologico. Ogni anno questo padiglione diventa sempre più ricco e interessante, segnale che anche il settore del beauty è molto attento al rapporto uomo-ambiente e che i consumatori sono ogni giorno più attenti a quello che utilizzano come cosmetici, creme, profumi, makeup. Ci sono prodotti dalle performance straordinarie, assolutamente impensabili solo qualche anno fa e che fanno concorrenza ai brand di alta profumeria. Anche in questo caso è interessante scoprire come la natura sia un serbatoio incredibile di principi attivi e materie prime di alto valore, utilizzati con grande successo nella cosmesi. Brand italiani famosi come L’Erbolario, che ha presentato le novità di quest’anno, cioè il profumo al Ginepro nero, per uomo e all’Osmanthus, per donna, si affiancano a giovani realtà interessanti e dinamiche, come Alkemilla Eco Bio Cosmetics, Purobio Cosmetics e Apiarium Bio Natural Cosmetics che puntano su prodotti smart, colorati, profumati e divertenti per conquistare soprattutto le giovani, sempre più attente alla lista ingredienti. Segnatevi in agenda che a inizio settembre c’è questa bella manifestazione: il Salone Nazionale del Biologico e del Naturale merita davvero una visita e l’edizione 2016 non ha fatto eccezione! E’ un mondo da scoprire, con gli occhi curiosi e la mente aperta e soprattutto con la consapevolezza che l’ambiente sta cambiando, e non in meglio, e solo noi possiamo decidere, con le nostre azioni, se invertire la tendenza o andare incontro a un futuro incerto e sempre più problematico.

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