Pelle luminosa e liscia: tutte le tecniche esfolianti

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Questo sabato ho deciso di parlarvi dell’esfoliazione, del perché va fatta, a chi è consigliata, quali prodotti utilizzare, ma soprattutto quali sono le figure professionale abilitate a praticarla. Ma cos’ è l’esfoliazione? Si tratta è una pratica medico-estetica che, attraverso mezzi fisici e/o chimici consente di eliminare i corneociti, ovvero le cellule morte che costituiscono lo strato corneo, strato superficiale dell’epidermide, rendendo così più levigata e luminosa la pelle. Faccio subito una precisazione sui termini, indistintamente usati, scrub, gommage e peeling. Il termine scrub deriva  dal verbo inglese to scrub che sta a significare “pulire strofinando” ed è il termine utilizzato per indicare il trattamento dermo-cosmetico dell’esfoliazione mediante lo sfregamento di alcuni ingredienti, quindi attraverso un’azione meccanica. Il termine gommage è il sinonimo francese del termine scrub , infatti deriva dalla parola gommer che significa “eliminare”. Il termine peeling invece indica l’esfoliazione della pelle attraverso l’utilizzo di sostanze chimiche che provocano l’eliminazione delle cellule morte causando una desquamazione che stimola il ricambio cellulare dell’epidermide. A seconda degli strati coinvolti nell’esfoliazione, il pelling può essere distinto in: molto superficiale, superficiale, medio-profondo e profondo. Questo tipo di trattamento deve essere praticato da personale medico in quanto gli agenti utilizzati per praticarlo possono essere molto aggressivi e se non usati correttamente sono in grado di provocare gravi lesioni, spesso però alcune di queste sostanze ad azione blanda vengono utilizzate in centri estetici e a casa nel trattamento di alcuni inestetismi cutanei. Gli agenti esfolianti utilizzati per effettuare lo scrub sono di origine naturale, essi causano una dermo-abrasione che favorendo l’eliminazione delle cellule dello strato corneo promuove il turnover cellulare, la pelle acquista così un aspetto luminoso e levigato. Spesso si tratta si sostanze di origine vegetale, ad esempio i microgranuli ottenuti dalla triturazione dei semi della pesca, dell’albicocca e della mandorla, o le microsfere ottenute dalla lavorazione dei semi di jojoba, o ancora i vinaccioli d’uva frammentati e lo zucchero di canna. Lo scrub quindi causa l’esfoliazione attraverso l’azione meccanica dello sfregamento, questo è quello che accade, ad esempio, utilizzando il frutto della Loofa Cylindrica, una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, il cui frutto, simile alla zucchina, se non colto e lasciato maturare, disidratandosi si trasforma in un corpo fibroso, che viene utilizzato come spugna vegetale per il corpo.

Loofa Cylindrica

Sempre di origine naturale la rinomata polvere di perle, di origine minerale invece il caolino, un’argilla, ed silicio ottenuto dalle alghe Diatomee. Naturalmente il grado esfoliazione apportata da questo tipo di esfoliante dipende dalla granulometria, ovvero dalla grandezza dei granuli, maggiore sarà il diametro dei granuli e maggiore sarà il grado di esfoliazione. Vi segnalo alcuni prodotti in commercio contenenti alcuni degli esfolianti appena elencati: della linea Caudalìe, la Crema Esfoliante Delicata alle microsfere di Jojoba, il Gommage Crushed Cabernet ai vinaccioli d’uva frammentati e zucchero di canna ed il Gommage friction Merlot allo zucchero di canna, della linea Yves Rocher il Gel Esfoliante all’albicocca contenente polvere di noccioli di albicocca e di mandorla ed infine della linea svedese Sjal la maschera esfoliante a base di polvere di perle Sjal Pearl Enzyme Exfolianting Mask.

Per quanto riguarda invece gli esfolianti utilizzati per il peeling chimico, essi vengono utilizzati in alcune patologie cutanee, quali l’acne e la cheratosi attinica, ma anche nel trattamento estetico della pelle senescente. Hanno un’azione cheratolitica, ovvero agiscono sui desmosomi, le giunzioni che tengono saldati tra loro i corneociti, favorendone l’eliminazione. Il peeling chimico viene praticato dal personale dei centri estetici fino a concentrazioni del 20%, per concentrazioni superiori questi agenti esfoliante possono essere impiegati solo da personale medico, esistono tuttavia molti prodotti contenenti agenti esfolianti chimici a bassissime concentrazione che possono essere usati comodamente a casa. Tra gli agenti esfolianti chimici, di sicuro quelli più conosciuti sono gli ά-idrossiacidi, si tratta di acidi carbossilici aventi un gruppo ossidrilico (-OH) legato all’atomo di carbonio in posizione ά; appartengono alla famiglia degli ά-idrossiacidi l’acido lattico e l’acido glicolico. Gli ά-idrossiacidi a basse concentrazioni vengono utilizzati per il loro potere idratante, a concentrazioni elevate invece esplicano un’efficace azione esfoliante; essi riducono la coesione tra i corneociti e l’irritazione cutanea che causano grazie al loro pH stimola il turnover cellulare. L’acido lattico presente nel NMF, fattore idratante naturale presente sulla nostra pelle, spesso viene utilizzato nei prodotti per l’igiene intima in quanto è in grado di mantenere un pH ottimale a livello vaginale. Grazie al suo potere esfoliante viene utilizzato per combattere la forfora, per eliminare calli e verruche, e per trattare forme lievi di acne, favorisce il turnover cellulare e fornisce una buona idratazione nel trattamento della pelle secca.

© Gennadiy Poznuakov

L’acido glicolico svolge le stesse azioni dell’acido lattico ed in più agisce stimolando il derma nella produzione di mucopolisaccaridi, fibre di collagene ed acido ialuronico, sostanze responsabili del turgore e della tonicità della nostra pelle. L’acido glicolico oltre ad essere utilizzato per le sue proprietà idratanti ed esfolianti, viene utilizzato anche come agente schiarente nel trattamento dell’iper-pigmentazione cutanea, ad esempio nel melasma e nel trattamento delle macchie solari e senili. Altri agenti chimici esfolianti sono i β-idrossiacidi, anch’essi acidi carbossilici, ma con il gruppo ossidrilico (-OH) in posizione β, tra questi l’acido salicilico, utilizzato per effettuare peeling superficiali nel trattamento di lievi forme di acne. Esso agisce andando a disostruire il follico pilo-sebaceo, che nelle forme di acne è ostruito da sebo in eccesso che causa uno stato infiammatorio, qui l’acido salicilico esercita oltre ad un’azione batteriostatica ed essiccante, anche una blanda azione antinfiammatoria. La manifestazione dell’effetto esfoliante è abbastanza eclatante, infatti si vengono a formare grosse chiazze scure che però tendono a scomparire senza lasciar traccia. I polidrossiacidi agiscono sulla pelle più delicatamente degli ά-idrossiacidi, tra essi il gluconolattone e l’acido lattobionico. Il primo è presente nella nostra pelle, possiede numerosi gruppi ossidrilici, ciò ne aumenta l’igroscopicità e quindi il potere idratante. L’acido lattobionico invece possiede potere antiossidante ed idratante, inoltre essendo costituito da una molecola di acido gluconico e da una molecola di galattosio, la presenza dell’acido conferisce un’azione esfoliante che stimola il ricambio cellulare. Un’altra classe importante di agenti chimici esfolianti sono i derivati del retinolo (vit.A), questi esercitano un’azione riepitelizzante e normalizzante per aumento del turnover cellulare epidermico, inoltre favoriscono il mantenimento dell’integrità e della funzionalità della pelle. Il loro utilizzo porta ad una aumento dello spessore cutaneo, dell’elasticità cutanea ed un effetto antitughe. I derivati del retinolo hanno problemi di fotostabilità e di autossidazione, tra essi quello che garantisce una migliore fotostabilità è  il retinil palmitato, che viene veicolato nelle formulazioni in cui è presente attraverso l’uso di micro e nano-particelle, liposomi e ciclodestrine. In definitiva l’esfoliazione non andrebbe effettuata al di sotto dei quarant’anni, è infatti al di sopra di questa età che il turnover cellulare epidermico subisce un rallentamento, questo fenomeno si manifesta con una minore compattezza e luminosità della pelle. L’esfoliazione superficiale è da consigliare nel trattamento di lievi forme acneiche, nel trattamento della xerosi e dell’iper-pigmentazione cutanea. L’esfoliazione medio profonda, deve essere effettuata da personale medico ed è consigliata per eliminare solchi cutanei e le cicatrici causate dall’acne. L’uso dei prodotti contenenti ά-idrossiacidi o β-idrossiacidi, ma anche quello dei prodotti usati per lo scrub, è consigliato da due tre volte al mese a una o due volte alla settimana a seconda del tipo di pelle, per una pelle con grana molto sottile ad esempio, è consigliato un trattamento meno aggressivo e meno frequente. Una regola da tenere a mente è quella di utilizzare questo tipo di prodotto la sera prima di andare a letto e di utilizzare una protezione solare durante il giorno.

Doralda Petrillo

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