TRIESTE, AL VIA MUGGIA JAZZ FESTIVAL

Foto inviata dalll'Ufficio Stampa

Anche nel 2012 per due giorni, la cittadina istroveneta di Muggia, in provincia di Trieste, tornerà ad essere la capitale italiana del jazz. L’1 e il 2 settembre (dalle 21 alle 23.30 con ingresso libero) nella suggestiva cornice di Piazza Marconi in programma la sesta edizione del Muggia Jazz Festival, organizzato dall’Associazione B.B.C. con il supporto del Comune di Muggia. Per il sesto anno questa grande vetrina del jazz internazionale pone per due giorni Muggia al centro del panorama mondiale della musica colta del XX secolo. In cartellone, grossi nomi internazionali (Harry Strikes Again, conosciuta fino al 2008 come Handsome Harry Company, scatenata orchestra swing olandese dalla ventennale esperienza sui palchi di tutto il mondo, il trombettista americano Jim Rotondi accompagnato dall’organista di fama internazionale Renato Chicco e dal sassofonista Fulvio Albano, erede di Gianno Basso e Chris Jagger, bluesman inglese fratello del leader dei Rolling Stones per i quali ha composto alcuni testi) a cui si aggiungono valenti musicisti triestini stimati all’estero (come Stefano Franco, direttore artistico del festival, Giuliano Tull e i Flampet Horns).

Inalterata la formula che fin dalla prima edizione contraddistingue la rassegna: serate stilisticamente molte varie per accontentare il gusto del maggior numero di persone possibile, spaziando dal blues, allo swing, al boogie woogie, al jazz più classico e alla tradizione del be bop, sempre all’insegna dei grandi nomi internazionali. Anche questa edizione seguirà l’ormai consolidata tradizione delle precedenti, con una prima serata (il sabato) connotata da un’atmosfera di festa per tutti, pur mantenendo inalterato l’alto livello musicale raggiunto e una seconda, domenica, rivolta ad un ascolto più attento del jazz strumentale.

Sabato 1 settembre il palco muggesano ospiterà i Flampet Horns, quintetto piuttosto originale composto da Stefano Franco (piano, voce, hi-hat), Giuliano Tull (sax contralto), Franco Valussi (sax tenore), Maurizio Cepparo (trombone) e Flavio Davanzo (tromba), che rivisiteranno classici del jazz tradizionale da Duke Ellington a Herbie Hancock passando per Count Basie e George Benson oltre ad alcuni classici del boogie woogie, stile di cui Franco è eccellente interprete. Alcuni degli arrangiamenti sono firmati dagli stessi solisti che compongono la sezione fiati.

Attesa, poi, nella serata di sabato la performance di Chris Jagger, musicista della scena londinese, il fratello minore del più noto Mick col quale spesso collabora e che ha duettato con lui anche nell’ultimo cd, dove compare in veste di guest star nientemeno che David Gilmoure. Chris Jagger – che dagli anni 70 a oggi ha inciso 7 album – è stato anche compositore e paroliere di alcune hit dei Rolling Stone e in carriera ha suonato con grandi musicisti, tra i quali Dave Gilmour, Dave Stewart, Charlie Watts e jazzisti del calibro di Andy Shapperd, Axel Zwingenberger e Michael Borstlap. Ad accompagnarlo sarà Stefano Franco, che rivela così la sua passione giovanile per gli Stones.

Ancora, la prima serata sarà contrassegnata dalla presenza della Harry Strikes Again, sestetto dallo swing incalzante e allegro guidato da Peere de Graaf, frontman, cantante e ballerino di 2 metri e 1 centimetro detto “il Tascabile”, è un gruppo storico olandese formato da ottimi musicisti e virtuosi che calcano la scena europea da più di 20 anni e che non disdegnano di condire le loro esibizioni con un pizzico di clownerie.

Domenica 2 settembre, serata dedicata al jazz più classico e strumentale, ad esibirsi saranno il quintetto di Giuliano Tull, apprezzato contraltista di livello nazionale e autore di brani originali che non mancherà di eseguire dal vivo a Muggia. Seguirà il Quartetto di Jim Rotondi, trombettista molto noto sulla scena newyorchese, che sarà accompagnato sul palco all’organo Hammond da Renato Chicco, pianista di livello mondiale e, al pari di Rotondi, insegnante all’Università di Musica e Arti Drammatiche di Graz, da Andy Watson, eccellente batterista anch’egli originario della Grande Mela e da Guido DiLeone, chitarrista di livello internazionale. Il Quartetto avrà come ospite d’eccezione l’erede del grande Gianni Basso, Fulvio Albano, che con il sassofono tenore ereditato dal musicista astigiano farà rivivere lo stile elegante e raffinato del compianto Maestro.

Infine, spazio nuovamente alla formazione di fiati guidata da Stefano Franco, i Flampet Horns, capaci di ricreare il sound di una big band, il cui repertorio verterà su alcuni standard del mainstream jazz: classici senza tempo e di estrema godibilità anche per un pubblico composto non solo da jazzofili. Non mancheranno naturalmente le jam session, che caratterizzano da sempre il festival e che vedranno interagire sul palco tutti i big presenti in riviera.

In caso di pioggia, gli spettacoli si terranno all’interno del Teatro Verdi di via San Giovanni, 4 a Muggia. L’ingresso a tutti gli spettacoli è libero.

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