Marco Sbarbati: “Il web è una risorsa per gli emergenti”

Marco Sbarbati
Marco Sbarbati

Marco Sbarbati è un cantautore marchigiano. Il trasferimento a Bologna segna una svolta importante nel suo cammino artistico: la vita da busker, ossia musicista di strada, determina l’inizio di un percorso che culmina nell’incontro con Lucio Dalla. Successivamente Marco entra in contatto con Caterina Caselli e, con l’inizio della sua nuova sfida professionale con l’etichetta discografica Sugar, il giovane e promettente artista ha pubblicato un nuovo singolo intitolato “Backwards”.

Marco, il tuo percorso musicale è iniziato qualche anno fa. La tua voce cristallina e la tua passione ti hanno portato a svolgere, inizialmente l’attività di busker. Quali erano i brani del tuo repertorio, le tue sensazioni ed il riscontro dei passanti?

Il mondo del busking è davvero molto bello, il pubblico lo si deve conquistare ed è stata una utilissima palestra per me, ho imparato ad intrattenere il pubblico e giorno dopo giorno è diventato sempre più facile. La scaletta era di solito molto lunga, affrontavo tanti generi musicali, suonando per ore brani dei Coldplay, dei Foo Fighters, di James Taylor. Uno ogni tre era un mio brano e, su un piccolo quaderno che portavo con me, lasciavo che grandi e piccini lasciassero un commento, un pensiero, un saluto e, perché no, anche un disegnino colorato.

L’incontro con Lucio Dalla, a Bologna, ha segnato una tappa importante del tuo cammino. Come fu l’incontro e come ricordi il giorno in cui ti comunicò la scelta del brano “I don’t wanna start” per il film “AmeriQua” di Marco Bellone e Giovanni Consonni?

Una sera, mentre suonavo in Piazza Maggiore, non mi accorsi che a fianco a me c’era Lucio Dalla ad ascoltarmi. Lui rimase colpito e mi invitò nel suo studio per fargli ascoltare dei miei pezzi. Solo in un secondo momento, mentre stava lavorando alla colonna sonora del film, mi comunicò la scelta del mio brano. Lì per lì cercai di rimanere calmo e tranquillo ma dentro di me sentii una immensa emozione.

Un hanghout in diretta su Google Plus ti ha messo in contatto con Caterina Caselli e la Sugar. Cosa pensi del mondo della rete e di Youtube?

Beh, la rete mi ha sicuramente aiutato tantissimo. Ho sempre caricato i miei video su Youtube ed è stato strabiliante vedere come questo mi abbia dato visibilità non solo in Europa ma anche oltreoceano. Ho partecipato anche ad alcuni Festival in Germania e, per questa serie di motivi, credo che la rete sia la prima risorsa in grado di far notare un artista sconosciuto. L’hanghout con Caterina Caselli mi diede la possibilità di farle una domanda durante una video chat, poi i produttori del film “AmeriQua” mi hanno nuovamente messo in contatto con lei. Ricordo ancora l’incontro in studio: ero completamente a nudo, chitarra e voce, io e miei sogni.

marco_sbarbati_backwards.jpg___th_320_0Nel tuo nuovo singolo “Backwards” parli della sconfitta come possibilità di rinascita, è davvero così? A chi e cosa ti sei ispirato e da dove nasce un arrangiamento così particolare?

«Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta». Queste parole di Thomas Stearns Eliot mi hanno ispirato nell’interpretazione positiva del viaggio della vita. Ho arrangiato il brano insieme a Corrado Rustici,  gli ho parlato dei miei ultimi ascolti e di quello che mi sarebbe piaciuto fare. Erano anni che sognavo un brano che non fosse solo chitarra e voce ed il mio desiderio si è finalmente realizzato. Il video-clip del brano è praticamente pronto, sarà una bella sorpresa con una tecnica di ripresa molto particolare, spero che vi piaccia!

Stai preparando nuovi brani? Hai scritto anche in italiano?

Si, abbiamo lavorato a 5 brani: due in italiano e tre in inglese. Queste canzoni andranno a comporre un Ep la cui data di pubblicazione è ancora in via di definizione.

Quali saranno le prossime tappe del tuo cammino artistico?

Farò un intervento durante un convegno a Bologna il 10 Febbraio ma per tutte le novità e gli aggiornamenti vi invito a seguire la mia pagina Facebook che, al momento, è il punto di riferimento per tutti coloro che avranno voglia di seguirmi.

Raffaella Sbrescia

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