ITALIA E RUSSIA RACCONTATE CON I DOCUMENTARI

ITALIA DOC - NEL PAESE DI GIRALARUOTA
Nel Paese di Giralaruota

La Casa del Cinema di Roma propone, a partire da questa sera, due rassegne dedicate al cinema documentario, che si concentrano sull’Italia e sulla Russia. Ogni mercoledì alle 19.30, dal 20 febbraio all’8 maggio 2013, per il ciclo ITALIA DOC saranno proiettati una serie di documentari che scoprono e raccontano l’originalità di storie e persone dei nostri tempi e non solo: dal mondo di Calciopoli al mondo della politica, dalla vita di un custode cimiteriale pugliese a quella di un odontotecnico della borgata romana e, ancora, storie di carcere, malavita, diritti, emarginazione e giovani. Tutte anime di un’Italia complessa che tornano ad essere raccontate nella IX edizione di ITALIA DOC a cura di Maurizio di Rienzo. Ogni mercoledì, al termine della proiezione, la Casa del Cinema ospita un incontro con il regista, mentre è possibile vedere i documentari in replica il giovedì, il sabato e la domenica. Il primo appuntamento è con il documentario Nel Paese di Giralaruota.

«Il cinema del reale – spiega di Rienzo – che si pensa e realizza in Italia percorrendo complessi meandri produttivi/distributivi, continua a scoprire, inquadrare, raccontare la resistente originalità di persone e storie (non solo contemporanee) degnamente ‘corsare’. Il labirinto di Calciopoli (Nel paese di Giralaruota) rappresenta più del nostro calcio, il ‘900 di un vitalissimo politico (Non mi avete convinto) e di un esemplare autodidatta (Terramatta) sono esempi che muovono e commuovono senza retorica; il custode cimiteriale pugliese (Pinuccio Lovero Yes I can) e l’odontotecnico de borgata pasoliniano dentro e fuori (Fatti corsari) da persone radicate sul territorio vivono su particolari confini esistenziali; l’autoanalisi della propria malattia indica sentieri psicoetici (Noi non siamo James Bond); carcere, malavita, diritti, emarginazione, gioventù in inerziale attesa (Il gemello, Interdizione perpetua, Le cose belle) sono ambiti molto Partenopei, quanto universali. Anime d’Italia articolata, ‘superiore’ al reale, mentre il mondo in genere sbiadisce nei fumi del progresso (God save the green). Se troppa realtà non ci dà fiducia, forse a conoscerla meglio. Oggi il nostro documentario ha un cuore antico ed è pronto per raccontare il domani».

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Myperestroika Red Kids

IN RUSSIA – Parte invece venerdì 22 febbraio, per concludersi il 30 marzo, la rassegna “In Russia”, una ricognizione narrativa a cura di Luca Macciocca in collaborazione con Doc/it. Prodotti in paesi diversi, i cinque film documentari proposti permettono di fissare alcuni punti fondamentali relativi alla Russia attuale, quale centro di elaborazione sociale tra i più significativi in Europa per interpretare la contemporaneità. Il paese che ha attraversato la più radicale trasformazione dei propri modelli economici e sociali mostra oggi un profilo tra i più contraddittori nel consesso delle grandi nazioni del mondo occidentale. Le immagini e le storie che arrivano a noi sono quelle di enormi e spregiudicate disponibilità finanziarie e di una pesante carenza di democrazia.

La ricchezza ostentata dei magnati è ben visibile nelle milionarie  acquisizioni calcistiche o in quelle immobiliari, che si susseguono da alcuni anni nelle capitali europee e nelle destinazioni turistiche più alla moda, mentre i casi di brutale repressione delle libertà civili si rinnovano continuamente, dalla Politkovskaya alle Pussy Riot. Incredibilmente i governanti sembrano assecondare questa peculiarità, esibendola come tratto fondamentale della propria identità culturale, lanciando messaggi chiari in tal senso al resto della comunità internazionale, come nella deroga al patto sociale per eccellenza – il pagamento delle tasse –  offerta a profughi milionari come Depardieu.

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