Energia, calore e materia insieme? I contemporanei dicono “Yes we can”

L’arte frutto dell’ispirazione umana. Un binomio ormai conosciuto, ma una dote che non tutti possono avere. Le opere d’arte, che siano quadri, sculture o disegni particolari, nascono da un’energia particolare, innata sin dalla nascita nell’animo di tutti i creativi che sul più bello una mattina si alzano e, attirati dal loro sesto senso fantasioso, si siedono sul proprio sgabello professionale per disegnare, rappresentare e far conoscere agli appassionati tutte le emozioni che la loro mente trasmette in quel momento. Un concetto all’apparenza semplice a dirsi, difficile però da mettere in pratica. E’ quanto vuole far capire Plasmando, una mostra dedicata ad alcune opere d’arte messe in piedi da artisti contemporanei e in scena a Via Giulia, a pochi passi da Campo dei Fiori, la piazza più amata da romani e turisti, nel cuore del centro storico romano. Ideata dall’Associazione culturale e artistica Saman e inaugurata lo scorso 12 maggio, Plasmando sarà aperta al pubblico fino a venerdì 18. Tutti gli amanti, gli appassionati di scultura, ceramiche e dell’arte in generale potranno ammirare alcune opere significative, fatte in argilla, marmo e legno. Esempi unici, inediti che dimostrano come energia, calore e materia possano veramente convivere insieme, dando vita a una vera opera d’arte. Il tutto grazie anche al prezioso contributo di fantasia e ingegno, due elementi che non possono mancare nel Dna dell’artista. I protagonisti in questione, autori delle opere esposte portano i nomi di Patrizia Burlando, Dalma Cimino, Tiziana Di Bartolomeo, Tammy Duris Fany, Francesca Fenu, Alexia Manzoni Porath, Lauro Papale, Alessandro Pomponi, Giulio Repulino, Marino Rossetti, Fabio Santori, Angela Scappaticci, Serenella Sossi e Valeria Vitulli. L’ingresso è gratuito, una vera occasione per raccontare, far conoscere e ammirare una forma d’arte nascosta, al di fuori degli schemi, diversa dalle varie correnti che si conoscono dai libri di scuola o università. Uno stile poco conosciuto e che non sempre balza agli onori della cronaca nelle pagine di quelle poche riviste dedicate al mondo della creatività e dell’ingegno. Un pezzo del centro storico romano offre i suoi spazi a chi vuole scrollarsi per un istante le preoccupazioni, le fatiche quotidiane e celarsi nel fantastico mondo dell’energia, del calore e dei loro derivati. Plasmare la materia; un modo di lavorare in grado di dar vita a qualsiasi cosa. Creare l’impensabile, capacità che non solo un vero artista può avere.

Marco Chinicò

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