A TRIESTE AL VIA PENTAGRAMMA

Giulio Viozzi, Vito Levi, Gianpaolo Coral, Eugenio Visnoviz e Ferruccio Busoni sono protagonisti rilevanti della storia musicale di Trieste nel Novecento, cinque musicisti ai quali è dedicata l’edizione 2012 di pentaGramma, il ciclo di incontri “tra musica e parole” promosso dal Conservatorio Tartini, a cura del direttore Massimo Parovel e della docente Rita Verardi, di scena dal 4 ottobre al 29 novembre 2012 nella Sala Ridotto Victor De Sabata del Teatro Verdi di Trieste (alle 18.30, con ingresso libero).

«Questa terza edizione di pentaGramma – spiega la curatrice, Rita Verardi – permette infatti di sintonizzarsi con due appuntamenti speciali della stagione sinfonica d’autunno del Teatro Verdi; il 5 e 6 ottobre due prime esecuzioni di musiche di Visnoviz e, il 26 e 27 ottobre la prima esecuzione moderna del “Sabato del villaggio” di Busoni, opere riportate alla luce dopo quasi un secolo di oblio. pentaGramma ha affidato a studiosi e musicisti che hanno operato e tuttora operano all’interno del Conservatorio – alcuni ne sono stati anche prestigiosi studenti – una ricognizione viva e articolata sulla vita musicale di Trieste per quasi un secolo. Ivano Cavallini, Massimo Favento, Fedra Florit, Adriano Martinolli D’Arcy, Fabián Pérez Tedesco, Maria Letizia Michielon, Fabio Nieder, Paolo Da Col, Elia Macrì, Karina Oganjan, Marco Sofianopulo rintracceranno i fili sottili che hanno collegato così diversi compositori al Conservatorio, al Teatro Verdi, alla vita musicale e culturale della città, evidenzieranno il valore del loro contributo che va ben oltre i confini locali, e la ricchezza di un’eredità intellettuale che continua a dare frutti». Il terzo ciclo di pentaGramma, realizzato in sinergia con il Teatro Lirico Giuseppe Verdi, può contare anche sulla collaborazione di Associazione Chamber Music, Associazione Chromas, Circolo della Cultura e delle Arti, Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, della RAI Sede regionale per il FVG e della Cappella Civica del Comune di Trieste.

Il PROGRAMMA

A inaugurare la rassegna sarà, giovedì 4 ottobre, l’appuntamento dedicato a “Eugenio Visnoviz, un paradigma della cultura musicale a Trieste nel primo novecento”, a cura di Ivano Cavallini con il contributo di Massimo Favento e collegato al concerto del 5-6 ottobre della Stagione Sinfonica del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste. Solo nell’ultimo tratto dell’Ottocento l’Italia volse lo sguardo alla sinfonia e alla musica da camera. A Trieste, invece, lungo l’intero arco del secolo, la vita musicale fu contrassegnata da un’attività strumentale vivace e continua grazie allo stretto contatto con la civiltà austro-tedesca. L’attitudine a eseguire le partiture più rimarchevoli del Classicismo viennese e dei romantici fu per il capoluogo giuliano un fatto spontaneo, testimoniato, per citare alla rinfusa, dai gruppi di Scaramelli, Heller, Castelli e Jancovich. In questo contesto si colloca il “caso Eugenio Visnoviz”, pianista virtuoso e compositore scomparso prematuramente. Il suo genio fiorì nel momento in cui Trieste, reciso il rapporto con l’Europa centrale e divenuta da centro cosmopolita una città di frontiera, toccò paradossalmente il vertice della propria cultura in uno stato di spaesamento. Autore dotato, Visnoviz sviluppò un personale disegno compositivo all’insegna di Brahms, interpretabile, forse, come una fuga dalla realtà per una ricerca di sicurezza in un passato florido, mitteleuropeo, autenticamente triestino.

Si prosegue, giovedì 18 ottobre, con l’omaggio al compositore e musicologo triestino “Giampaolo Coral: dall’incisività misteriosa del suo atto creativo al Coral Award 2012”. A cura di Fedra Florit con il contributo di Adriano Martinolli D’Arcy e la partecipazione di Fabián Pérez Tedesco vuole essere un omaggio alla figura di Coral – scomparso improvvisamente agli inizi del 2011 – e, in un senso più ampio, un’ideale proiezione del suo lavoro verso il futuro, in modo da mantenere viva una figura ma anche un atteggiamento etico, oggi più che mai importanti. Il “Premio Trio di Trieste – Coral Award”, che si svolgerà a Trieste dal 25 al 27 ottobre 2012, rappresenta un ideale passaggio di testimone ai compositori emergenti, e uno stimolo a vivificare la musica contemporanea .

Mercoledì 24 ottobre, riflettori su “Un nuovo inizio. L’estetica musicale di Ferruccio Busoni”, a cura di Maria Letizia Michielon e Fabio Nieder. In occasione della prima in tempi moderni de “Il sabato del villaggio” di Ferruccio Busoni, nell’ambito della Stagione Sinfonica del Teatro Verdi, l’incontro propone una riflessione sull’estetica musicale e il linguaggio compositivo di un artista considerato la chiave di volta tra la cultura italiana e quella mitteleuropea a cavallo tra il XIX e XX secolo. Verranno ricostruite la sua ampia formazione intellettuale e lo straordinario talento creativo, evidenziando le connessioni con le avanguardie novecentesche e l’attualità di una tensione artistica innovativa, sempre proiettata al futuro. L’incontro è collegato al concerto del 26-27 ottobre della Stagione Sinfonica del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste.

Giovedì 8 novembre è in programma il penultimo appuntamento di pentaGramma: “Libri parlanti. Vito Levi e la Biblioteca del Conservatorio di Trieste”, a cura di Paolo Da Col con la partecipazione di Elia Macrì e Karina Oganjan permetterà di approfondire i tratti peculiari e ‘parlanti’ della biblioteca del Conservatorio di Trieste, frutto di acquisti operati a più riprese e di lasciti di alcuni interpreti della ricca vita musicale triestina tra Otto e Novecento. Un patrimonio che riassume e testimonia in sé quel passato e nutre con i suoi costanti aggiornamenti la formazione e la conoscenza delle nuove generazioni. La biblioteca porta un’impronta significativa, che le è stata conferita da chi per più tempo e con maggiore e pregnante incisività l’ha diretta e formata: Vito Levi. Presso il Conservatorio triestino e le istituzioni che ne precedettero l’istituzione, Levi unì infatti all’insegnamento della composizione e della Storia della Musica la direzione della biblioteca. Le sue acquisizioni compongono un’ampia e scelta raccolta di testi musicali e musicologici del Novecento, viva espressione di una vasta e aggiornata cultura. Infine, a suggellare la terza edizione di pentaGramma sarà, giovedì 29 novembre, “Allegro impetuoso”. Itinerario confidenziale attraverso la vita e le opere di Giulio Viozzi”, a cura di Marco Sofianopulo. Spesso le composizioni di Giulio Viozzi portavano indicazioni di movimento anticonvenzionali anche quale attestazione della sua individualità indipendente: un aggettivo non a caso ricorrente era “Impetuoso”. Giulio Viozzi, alla sua operosità, generosità, ad ogni manifestazione del suo temperamento estroverso aggiungeva anche una forte componente passionale. Sarà un itinerario attraverso quello che fu il suo linguaggio prediletto, quello che tenterà di tracciare Marco Sofianopulo, allievo e quasi-figlio-adottivo. Un itinerario fatto soprattutto di ascolti “guidati”, proposto in collaborazione con il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, la RAI Sede regionale per il Friuli Venezia Giulia, la Cappella Civica del Comune di Trieste e alcuni Archivi Privati.

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