L’arte di Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale

FridaPer capire l’arte di Frida Kahlo (Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón), pittrice messicana, che visse tra il 1907 e il 1954, è importante inquadrare non solo il contesto sociaculturale dell’artista ma soprattutto è necessatio studiare la sua biografia, concentrandosi sull’amore passionale e struggente che Frida provava per Diego Rivera, l’uomo che sposò due volte e che la tradiva con altre donne tanto da indurla a ripagarlo della stessa moneta, addirittura mediante rapporti omosessuali. Il legame di Frida con il suo corpo, come si evince dai numerosi ritratti, è intenso. La pittrice cerca se stessa, studiando il fisico deformato dal grave incidente che subisce su un autobus nel 1929. I trentadue interventi, a cui si sottopone nel corso della sua esistenza, non le impediscono di dipingere, né di sperimentare nuovi stili e né di trasferirsi in diverse città del mondo. La vita di Frida Kahlo ha ispirato anche registi e scrittori; il film “Frida” – uscito nel 2002, diretto da Julie Taymor e candidato alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venzia nel 2002  – ha fatto guadagnare all’attrice Salma Hayek una nomination all’Oscar come migliore attrice. L’opera di Frida Kahlo, artista molto amata in Messico, è oggi ricordata in tutto il mondo con mostre e altri eventi. In Italia, a Roma, presso le Scuderie del Quirinale dal 14 marzo 2014 al 13 luglio 2014 sarà allestito un percorso espositivo in onore dell’artista messicata, curato da Helga Prignitz-Poda, accreditata specialista dell’opera di Frida Kahlo, autrice con Salomon Grimberg e Andrea Kettenmann del catalogo ragionato dell’artista nel 1988.

La mostra intende approfondire l’arte di Frida, focalizzandosi sugli esordi ancora condizionati dalla Nuova Oggettività, sul Realismo magico, sulla riproposizione dell’arte folklorica e ancestrale, sui riflessi del realismo americano degli anni venti e trenta (Edward Hopper, Charles Sheeler, Georgia O’Keefe) e sulle componenti ideologico-politiche ispirate dal muralismo messicano (Rivera, Orozco). Il percorso si concentrerà però principalmente sull’autoritratto, peculiarità di Frida, anche attraverso una selezione dei ritratti fotografici della pittrice, come quelli realizzati da Nickolas Muray negli anni Quaranta.

m.i. 

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