Quando Andy Warhol conobbe Napoli

VesuviusQuel “Fate presto”, scritto a caratteri cubitali sulla prima pagina de Il Mattino di Napoli all’indomani del terremoto del 1980, impressionò il mondo, tanto che il celebre artista Andy Warhol ne fece un’opera monumentale. Il principale esponente della pop art conosceva Napoli dagli anni Settanta, quando per intercessione di Mario Franco cominciò a collaborare con il gallerista Lucio Amelio. Per Warhol, il Vesuvio non era un mito… era una cruda realtà! Da qui l’insieme di opere denominate Vesuvius. E Napoli, dopo Pisa e Milano, gli dedica una mostra organizzata presso il Palazzo delle Arti di Napoli (Pan) dal 13 aprile al 20 luglio 2014. La mostra si intitola “Vetrine”, proprio per rilevare la straordinaria dialettica che si creò tra l’artista e il mondo commerciale dell’America di quegli anni. L’esposizione si snoda in un percorso di 180 opere che mettono in evidenza inoltre il legame tra Andy Warhol, Napoli e alcune personalità partenopee. Fra le opere in esposizione i capolavori di diversi periodi, dalla serie Ladies and Gentlemen alla Marilyn this is not by me del 1985  agli scatti di Wilhelm von Gloeden. Il catalogo è a cura di Silvana Editoriale. L’iniziativa, curata da Achille Bonito Oliva, è stata ideata da Spirale d’idee con il supporto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. Un evento dunque da non perdere in quella città che l’artista, originario di Pittsburgh, paragonò alla sua New York, forse proprio perché entrambe affrontavano in modo pittoresco (almeno in quei decenni) le antinomie dell’esistenza…

Per info: 081 3630018

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