Lo strano caso della Lega Nord

di Maria Ianniciello

Gli italiani che abitano da Roma in giù sono stati più volte umiliati ed accusati di ladrocinio, di vivere sulle spalle di uno Stato che invece faceva solo gli interessi di una parte del Paese, il Nord Italia, attraverso rappresentanti di Governo (vedi Roberto Maroni che è stato Ministro dell’Interno) provenienti dalla Lega Nord, gente che ha ricoperto cariche importanti pur non rappresentando tutto il Paese. La verità è che a dettare le leggi, come giustamente scrive Pino Aprile nei suoi libri, è la parte più ricca dell’Italia a discapito del Meridione che non riuscirà mai a progredire senza quelle grandi infrastrutture di cui gode il Nord grazie anche ai soldi dei meridionali confiscati in 150 anni. Anzi, bisogna ammettere, che a Sud di Roma si è già fatto tanto, tantissimo. Nonostante l’assenza di una rete capillare ferroviaria e stradale ci sono alcune zone dove si è sviluppata una piccola e media imprenditoria. A dimostrazione che chi vuole può. Ma, ritornando alla Lega Nord – che si autodefiniva onesta e capace – come al solito non è tutto oro ciò che luccica; in realtà stiamo allestendo il solito teatrino italiano dove il cattivo sembra essere punito ma solo nella finzione perché abbassato il sipario tutto ritornerà come prima. E i soliti i…dioti torneranno più agguerriti che mai per dividere ancor di più un Paese che in realtà non è mai stato unito. In che modo? Non con le armi, come è stato fatto 150 anni fa, bensì con il federalismo attraverso il quale un incapace metterà in scena uno nuovo spettacolo e, travestito da Robin Hood, riuscirà con l’inganno ancora una volta a togliere a quelli che vengono definiti poveri per dare ai ricchi…


11 aprile 2012, ore 10.00

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4 commenti su “Lo strano caso della Lega Nord”

  1. Appena sentita questa storiaccia mi sono tornate in mente le ripetute offese di Bossi & co. quando ripetutamente gridavano ROMA LADRONA!
    I sostenitori di questo partito "anti-Italia" sono stati già ampiamente fregati quando fù istituita la Banca della Padania (credo si chiamasse Credieuronord), non contenti hanno continuato ad essere presi per i fondelli per tutti questi anni e, da come ho visto in tv, si sono riuniti per dare continuità a tutto questo teatrino!!!
    Spero che un giorno queste persone si ricordino delle origini e riescano a definirsi Italiani!

    Ciao
    Federico

  2. Questa storia si commenta con una sola parola: VERGOGNA!

    Davvero..tutti che accusano tutti e poi loro per primi sono ladri e sprecano i nostri soldi per le loro spese personali. Ecco i nostri politici…!
    E poi la Lega ha davvero rotto le scatole con le sue idee razziste che non vanno solo contro gli stranieri, ma anche contro l'Italia e la sua unità.

  3. Quello che ha visto Federico l'ho visto anch'io, oggi ai tiggì.
    Una sceneggiata penosa, infantile, guidata da un ex ministro di questa vituperata Repubblica, con al fianco un ex ministro che, anche in questa veste, non perdeva occasione per invitare all'uso improprio della bandiera italiana, a disprezzarne inno e istituzioni, a incitare alla ribellione a un governo di cui faceva(no) parte…
    Dopo i baci commossi, la buffonata delle scope col simbolo della stella verde ha completato l'opera.
    Non so cosa ci sia dopo il classico fondo, ma è stato già raggiunto e stiamo raspando per andare ancora più giù.

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