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Un domani tra di noi, recensione e trama

Un domani tra di noi, recensione – Ho visto tanti film di alta tensione con i personaggi che cadevano in dirupi a strapiombo, spesso innevati, o che stavano per annegare in mare aperto a causa di tempeste perfette o che stavano per essere spazzati via da uragani. Di conseguenza pensare che un’altra pellicola di questo tipo potesse in qualche modo prendere la mia attenzione era alquanto inverosimile, perché il genere è troppo inflazionato. La settima arte produce costantemente film, molti di questi sono ripetitivi e scadenti, ma non è il caso di Un domani tra di noi, complici gli attori e complice anche la fotografia eccellente, poi ci metti un cane, per l’esattezza un Labrador, come parte integrante del cast e il gioco è fatto. Non mancano gli stereotipi in questo film, diretto da Hany Abu-Assad e basato sul romanzo di Charles Martin; questo è certo!

Eppure Un domani tra di noi riesce ad abbattere gli schemi, proponendoci una coppia inedita: un medico di colore e una giornalista candida come il latte che, a causa di una bufera, noleggia un velivolo privato per poter arrivare in tempo sull’altare. Avete capito bene, Ashley sta per sposarsi ma è in ritardo (e già questo la dice lunga sulle intenzioni inconsce di lei), Ben al contrario deve eseguire un delicato intervento chirurgico. I due si incontrano all’aeroporto; l’attesa per il decollo si prospetta alquanto lunga ma il medico e la giornalista devono partire per forza di cose. Ashley propone a Ben di dividere l’aereo privato però, quando sono sulle cime innevate del Colorato, il pilota viene colpito da un ictus e il velivolo precipita. I due dovranno cavarsela tra il freddo glaciale e le provviste che stanno per terminare. Fra le righe si percepisce che nulla accade per caso; probabilmente si tratta di una mia percezione o forse no!?

Un domani tra di noi

In Un domani tra di noi la tensione si alterna al romanticismo ma tra Kate Winslet e Idris Elba, non c’è la stessa magica alchimia che si viene a creare per esempio tra Jennifer Lawrence e Chris Pratt in Passengers, anche loro nei panni di personaggi che affrontano una situazione ai limiti dell’inverosimile. Un domani tra di noi è un film che tiene tuttavia alta l’attenzione; basti pensare che ho cominciato a vederlo alle 23 senza risentirne. Un’altra nota stonata devo però rilevarla: dopo tre settimane di stenti e privazioni è impossibile avere una barba così simmetrica e curata come quella che ha sfoggiato Idris Elba. Più credibile è stata invece Kate Winslet. Consigliato? Nonostante le sbavature sì! Ecco il trailer.

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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