POLITICHE 2013, IL PROGRAMMA DI MARIO MONTI

Nella foto Mario Monti
Nella foto Mario Monti

“Stufo di stare a guardare? Sali in politica!”. Questo lo slogan della coalizione di Mario Monti, che ha creato nell’era dei blog e dei social network un forum di discussione con i cittadini, i quali iscrivendosi al portale possono inviare le loro proposte. Il programma del premier uscente, come quello delle altre forze in campo, si divide in una serie di punti che vanno dalla riforma del sistema fiscale all’aumento dell’occupazione, dall’incremento della produttività all’Europa. Per quanto riguarda il fisco, si vuole, sempre secondo quanto riportato nelle linee programmatiche, ridurre il carico dell’Irpef, a partire dai redditi medio – bassi, abbassando il rapporto tra gettito Irpef e Pil del 2 per cento, senza alzare l’Iva dopo il 2013. S’intende inoltre diminuire l’Irap e, per sostenere le famiglie in difficoltà e gli anziani, «aumentare la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro». In che modo? «Raddoppiando le detrazioni per figli a carico da 50 a 100 euro per figlio e introducendo una detrazione di 100 euro per anziani soli e persone con disabilità, il tutto fino a un massimo di 800 euro». «Complessivamente la riduzione del gettito Imu sarà di circa 2.5 miliardi di euro», si legge nel documento che si sofferma poi sulla lotta all’evasione: «Ogni singolo euro raccolto dal contrasto a chi non paga le tasse verrà usato per abbassarle a chi, invece, le paga. L’intero ammontare recuperato sarà usato per ridurre le tasse alle imprese e ai lavoratori. Il Fondo per il recupero evasione, il cui esordio è previsto per il 2014, costituirà il veicolo per l’implementazione di questo principio». E in tal senso, continua la coalizione di Monti, si incentiverà, «l’utilizzo di pagamenti elettronici». Per contrastare la precarietà e favorire l’occupazione, l’Agenda Monti si prefigge l’obiettivo di «rivedere i contratti di lavoro, favorendo l’assunzione a tempo indeterminato, con basso costo previdenziale e fiscale; con più flessibilità del contratto indeterminato standard e con tutele del posto crescenti nel tempo». Inoltre, tra i vari provvedimenti elencati, la coalizione del premier uscente propone «di detassare le aziende che assumono under 30». Inoltre il programma di Mario Monti prevede di sostenere le imprese e in particolare le start up, con lo sviluppo di reti di “business angels” e semplificando la pubblica amministrazione.

«In sede di Unione europea il Governo – si legge nel testo – si batterà però affinché al Fiscal Compact si accompagni sempre di più una strategia credibile e operativa per la crescita, così come l’Italia è riuscita a fare al Consiglio europeo nel giugno 2012. In particolare, l’Italia si batterà per ottenere la concretizzazione del Patto per la Crescita, in particolare tramite il Mercato unico e un diverso e più flessibile trattamento degli investimenti pubblici produttivi quando legati a progetti di interesse europeo». E’ inoltre necessario, per la coalizione di Monti, procedere, per quanto riguarda i rapporti con l’Europa, verso «una reale unione bancaria, con meccanismi di risoluzione delle crisi bancarie e di garanzie dei depositi bancari a livello europeo».

Un capitolo a parte è stato riservato al Mezzogiorno, dove si vuole in particolare «ridurre la pressione fiscale, promuovere i giovani più meritevoli e favorire un utilizzo integrale ed efficiente dei Fondi Strutturali Europei».

Carla Cesinali 

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