Loro chi? Trailer, trama del film e recensione

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In Loro chi?, film con Marco Giallini ed Edoardo Leo, la fantasia diventa realtà e viceversa, sin dal prima scena, quando David (Edoardo Leo) è nell’ufficio di un editore per cedere i diritti del proprio romanzo, basato su una vicenda che, a suo dire, è realmente accaduta. Il Cinema crea il suo doppio e la finzione si moltiplica, cambiando di volta in volta genere, senza rinunciare ai toni comici. Questa pellicola, dalle molteplici sfumature, dai dialoghi accattivanti, dalle musiche deliziose, con molte sequenze ricche di azione, è quasi priva di difetti. Loro chi? ricorda, per certi versi, le migliori commedie italiane degli anni Sessanta e Settanta, come per esempio i lungometraggi di quel filone denominato Spaghetti Western in particolare con Bud Spencer e Terence Hill; qui non ci sono i cazzotti, né le sparatorie, ma c’è la truffa. Hill era scaltro come Marcello (Marco Giannini), un personaggio misterioso, non belloccio e sicuramente affascinante, proprio perché vive in una realtà paradossale, dove per lui tutto è possibile. Egli sa escogitare mille piani per truffare le sue prede, anche se in fondo è un uomo buono che si nutre di sogni e che ha l’obiettivo di rendere felici le persone incontrate lungo il suo cammino, e forse vuole far cambiare modo di vivere anche a David, manager non ricco che è derubato da Marcello. Il personaggio di Edoardo Leo, per beccare il suo truffatore, s’inoltra così in una dimensione patinata, dove il confine tra il sogno e il reale non esiste.

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Ma andiamo un po’ indietro nel tempo. Nei due marescialli (1961) affianco ad Antonio De Curtis c’è un convincente Vittorio De Sica, nei panni di un carabiniere. Siamo in pieno conflitto mondiale e i Tedeschi stanno mettendo a soqquadro intere città. Totò si finge prete e poi maresciallo per salvarsi la pelle, regalandoci così momenti di puro divertimento con duetti sfiziosi che fanno ridere anche il pubblico contemporaneo, abituato a una diversa comicità. «Perdonatemi Padre, ho una certa fretta, siccome è stata rubata una valigia…», dice il maresciallo De Sica a Totò nei panni di Capurro Antonio, un ladro vestito da prede che recita le orazioni dopo aver rubato una valigia. Comincia così la gag dai toni tragicomici, perché proprio in quel momento la stazione è bombardata, consentendo poi a Capurro di fuggire.

Oltre venti anni dopo, esattamente nel 1986, Neri Parenti mette al centro del plot di Scuola di Ladri solo ed esclusivamente l’arte della truffa e della menzogna, ma i tempi sono cambiati e la vena comica di De Sica e Totò rientrano nel mito. Nel corso dei decenni questo tema è stato una costante del cinema italiano, anche se negli ultimi due decenni è passato un po’ in sordina, probabilmente perché sorridere di uno dei difetti degli italiani era un po’ come giustificare e allora si è preferito dare risalto ad altri argomenti. Nel 2015 ci hanno provato di nuovo Francesco Micciché e Fabio Bonifacci con Loro chi?, un film certamente riuscito ed originale che non ha nulla da invidiare alle pellicole classiche. Da non perdere! Ed ecco il trailer di Loro chi? 

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