Alice attraverso lo specchio, trailer del film e recensione

Alice attraverso lo specchio è un film che ci invita alla riflessione attraverso una serie di archetipi con un linguaggio metaforico ricco di sfumature e percezioni. Lo specchio, che ritroviamo anche in altre fiabe, è antifona di un modus vivendi. L’immagine riflessa ci fa vedere solo i contorni ma è andando oltre o meglio attraverso che si alza il velo di Maya. Alice è una donna che dirige la nave del padre tra tempeste e momenti critici, eppure ancora una volta, nonostante il suo coraggio, proprio come nella pellicola di Tim Burton, la protagonista della nota fiaba, ha perso la propria moltezza. Irrigidita, spenta e piena di obiettivi troppo concreti, Alice si trova di nuovo ad affrontare una serie di argute difficoltà e saranno proprio queste che la spingeranno nel sottomondo, il quale potrebbe essere paragonato a uno spazio effimero, dove la fantasia regna sovrana e in cui non c’è spazio per la troppa razionalità. E` il mondo onirico che ci consente di trovare le soluzioni e di andare aldilà del semplice giudizio. E, dunque, in questo secondo atto scopriamo che anche la Regina Rossa (Helena Bonham Carter) aveva un cuore ma un episodio negativo l’ha segnata per sempre, incattivendola, e che la Regina Bianca (Anne Hathaway) ha uno scheletro nell’armadio. Poi, ci imbattiamo in un uomo che è la personificazione del Tempo che troppo spesso ci manca. Infatti, la società contemporanea, malata di cerebralismo, dipende dallo scorrere delle lancette ma se ciascuno di noi si fermasse per un istante ad ascoltare il battito del proprio cuore, dando un’identità ad ansie e paure, così come fa Alice, quest’ossessione si dissolverebbe portando soluzioni sempre nuove.

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Alice attraverso lo specchio stilisticamente è un film riuscito. I progressi della grafica di ultima generazione sono evidenti soprattutto se confrontiamo la pellicola, uscita il 25 maggio 2016 e diretta da James Bobin, con il lungometraggio del 2010 di Tim Burton che ha prodotto questa nuova opera. Ma veniamo alla trama. Jonny Depp ritorna a vestire i panni del cappellaio matto, sempre più protagonista nel secondo film. L’uomo dai capelli rossi e dall’aspetto sui generis vuole ritrovare la propria famiglia; toccherà ad Alice (Mia Wasikowska) scoprire qual è stata la sorte dei familiari del cappellaio, il quale sta morendo. La giovane dovrà vedersela con il Tempo che la insegue.

Alice attraverso lo specchio tuttavia è un prodotto che non convince del tutto. Pur mantenendo alta l’attenzione dello spettatore, questa pellicola, che dovrebbe farci volare sulle ali della fantasia, in realtà si fa apprezzare per gli effetti speciali e per i costumi degni di nota. Il messaggio, che è comunque di valore, è stato affrontato con non troppa convinzione, forse perché questo genere cinematografico è ormai inflazionato e, dunque, fiabe girate in modo più classico, come per esempio Cenerentola, sempre della Disney, oggi fanno più presa! Di seguito il trailer.

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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