Ai senza nome

SQUICCIARINI FA RIMA CON SALVABAMBINI

“Se muore un uomo lei è VEDOVA, se muore una donna lui è VEDOVO, se ad un bimbo muoiono i genitori lui è ORFANO, ma se ai genitori muore un bimbo…..non esiste il nome”. Ai SENZA NOME e a tutti coloro che sono genitori, insegnanti, volontari, nonni, baby sitter si rivolge quest’uomo instancabile, Marco Squicciarini, Medico “sognatore”, volontario della Croce Rossa Italiana, che crede ancora di poter vivere in un mondo migliore. Romano, 49 anni, attraverso seminari, convegni, lezioni e un libro utilissimo (“Come salvare i bambini dal soffocamento” CFI Progetti Gruppo De Vita, scritto in collaborazione con il giornalista del Corriere della Sera Mario Pappagallo) fornisce chiare e semplici linee guida sulle manovre di disostruzione pediatriche, cioè quei gesti atti a liberare la trachea di un bambino da un corpo estraneo. Ogni anno in Italia ci sono 50 famiglie distrutte da una tragedia senza confini: 50 bambini perdono la vita per soffocamento (il 27 % dei decessi accidentali –dati 2007 SIP Societa’ Italiana di Pediatria) non solo per il “corpo estraneo” che hanno ingerito accidentalmente (palline di gomma, insalata, caramelle gommose, giochi etc etc …), ma soprattutto perche’ chi li assiste nei primi drammatici momenti di solito NON è “ formato “ e genera disastrose conseguenze sempre più frequenti. Grazie alle semplici manovre apprese durante un seminario o imparate con l’ausilio del manuale, chiunque è in grado di salvare la vita di un bambino in difficoltà.

Per chi volesse saperne di più e partecipare ad uno dei suoi seminari, può scrivere a: [email protected]

SE AL SAN RAFFAELE ARRIVA UNA DONNA VERZE’

“Lei non sa chi sono io?” con questa domanda curiosa e un po’ delusa per non essere stata riconosciuta, è stata accolta la volontaria AVO durante il suo consueto giro in reparto del sabato mattina. La vecchina in questione era la sorella del defunto Don Luigi Verzè, ricoverata al DIMER (dipartimento di medicina riabilitativa dell’Ospedale San Raffaele di Milano 2 Segrate) per alcuni problemi di salute. La volontaria è riuscita – con il sorriso che contraddistingue i volontari AVO – a spiegarle che per questioni di privacy sono tenuti a tacere sulle identità dei pazienti e non fare domande indiscrete- Accontentata dalla risposta, l’anziana signora si è affrettata a raccontare le sue cose di casa…..

Per chi volesse conoscere più da vicino o “arruolarsi” nelle fila dei camici bianchi dell’Associazione Volontari Ospedalieri (in forza da ben 36 anni e con migliaia di volontari sparsi su tutto il territorio nazionale) può visitare il sito www.avomilano.it.

SAPESSI QUANT’E’ STRANO DONARE CIOCCOLATO A MILANO

A causa di rigide leggi alimentari una nota casa dolciaria italiana (Ercom-Eraclea) è costretta a buttare dei biscotti al cioccolato di ottimo gusto ma prossimi alla scadenza e quindi non vendibili. Quando si dice che il passaparola è una fonte preziosa di aiuto. Una dipendente (nonché volontaria AVO – Associazione Volontari Ospedalieri) si attiva per trovare qualche associazione in grado di “mangiare” i biscotti al cioccolato altrimenti destinati alle pance dell’immondizia. E nasce così l’incontro tra Eraclea e Casa di Gerico, una neonata onlus di Segrate alle porte di Milano, che si occupa di assistere e dare ospitalità ai bambini maltrattati o sottratti alle famiglie precarie e disagevoli. La sede della casa accoglienza altro non è che una villa confiscata dai magistrati antimafia, messa dal Comune di Segrate a disposizione dell’Associazione.

Per chi volesse saperne di più o vuole sostenere l’Associazione può scrivere a: [email protected]

E I GIOCHI SCIVOLARONO TRA I BIMBI DELL’OSPEDALE

Le Associazioni di volontariato molto spesso collaborano e si danno una mano. Cinzia, volontaria AVO oramai da 4 anni, voleva a tutti i costi rendere felice qualche bimbo meno fortunato di suo nipote, il quale in occasione del 1° compleanno era stato letteralmente sommerso da giochi e peluches. Inizia così la ricerca di qualcuno disposto a prendersi quel regalone piuttosto ingombrante: un vero e proprio scivolo! Ed ecco che i volontari ABIO (ogni giorno in corsia affianco dei piccoli malati che con allegria e gioia trasformano la malattia in gioco) le trovano la soluzione e finalmente oggi può ammirare con grande contentezza e soddisfazione quei bambini scivolare con gioia nel salone del reparto di Pediatria dell’Ospedale San Raffaele di Mlano2 Segrate.

Per chi volesse saperne di più sul mondo ABIO (Fondazione Italia per il Bambino in Ospedale) può contattare lo 02/45497057 o mandare un e-mail a: [email protected]

 

Cinzia Regalbuto

 

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