Knopfler cancella le date russe del tour per protesta

© Mark Knopfler. Foto di Fabio Lovino
© Mark Knopfler. Foto di Fabio Lovino

«Given the crackdown by Russian authorities on groups including Amnesty International and Human Rights Watch, I have regretfully decided to cancel my upcoming concerts in Moscow and St. Petersburg in June. I have always loved playing in Russia and have great affection for the country and the people. I hope the current climate will change soon».

Questo il messaggio che Mark Knopfler, ex leader dei Dire Straits, ha pubblicato ieri sul suo sito ufficiale e che proprio in queste ore sta facendo il giro del mondo, destando l’attenzione dei suoi fans e non solo.

Una frase semplice e chiara, che in sintesi annuncia che le date russe del suo tour “Privateeting”, atteso a Torino e a Milano per gli inizi di maggio, sono state cancellate. Il motivo? A leggere la spiegazione data dallo stesso musicista si tratterebbe di una forma di protesta nei confronti del governo russo, colpevole di essere autore dei recenti controlli a tappeto effettuati nei confronti di quelle realtà che si occupano di diritti umani, tra cui la citata Amnesty International.

Un giro di vite che nelle ultime settimane ha visto le autorità russe perquisire innumerevoli sedi delle associazioni non governative, il tutto sulla base di una legge varata l’anno scorso, volta a definire “agenti stranieri” quelle organizzazioni che ricevono fondi dall’estero. Obiettivo del blitz, quindi, quello di conoscere le fonti di finanziamento a queste realtà e il loro eventuale coinvolgimento politico.

Ma tornando ai concerti dell’ex cantante e chitarrista dei Dire Straits, cancellate dunque le date di Mosca e San Pietroburgo, in programma rispettivamente per il 7 e l’8 di giugno prossimi. Una decisione irrevocabile, che porterà la rockstar da Londra direttamente a Helsinki, senza passare dalla grande Russia.

Terra, quest’ultima, a cui lo stesso Knopfler dichiara di essere particolarmente legato. «Provo grande affetto per questo Paese e per la sua gente – afferma, infatti, nel messaggio riportato – Spero che il clima corrente – conclude – possa presto cambiare».

Valentina Sala

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto