ROMA, INAUGURATA LA 69. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA

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Un momento della presentazione - Foto Marco Chinicò

Presentata questa mattina,  26 luglio 2012, la 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con una conferenza stampa tenutasi all’Hotel Excelsior di Roma, nel corso della quale sono intervenuti il presidente della Biennale, Paolo Baratta, e il direttore della 69esima Mostra, Alberto Barbera.

La Mostra compie ottant’anni e le candeline saranno spente all’insegna di tante novità che caratterizzeranno il prestigioso evento, pronto ad aprire i battenti il prossimo 29 agosto per dare vita a nove giorni di cinema ad alto livello. La prima novità di quest’anno, dice il Presidente Paolo Baratta, sarà la renovatio delle strutture già esistenti: la Sala Grande e la Darsena saranno riqualificate, la Sala Volpi è stata spostata dentro al Casinò, in più ci sarà una sala virtuale. Scende in campo internet; la tecnologia non finisce mai di rinnovarsi e stupirci e il Cinema di Venezia sarà visto anche dal digitale. Spazio ai giovani talenti; in un periodo di crisi, con un mercato del lavoro che offre molto poco, nonostante le abnormi difficoltà l’arte non smette mai di inseguire e valorizzare chi dimostra valore e talento.

Il Progetto Biennale College for Cinema si pone l’obiettivo di lanciare nel mondo artistico chi ha doti e merita di varcare quella porta. Tante le pellicole in gara: At Any Price del regista Ramin Bahrani, Bella Addormentata di Marco Bellocchio, E’ stato il figlio di Daniele Ciprì, Un giorno speciale della regista Francesca Comencini, Passion di Brian De Palma, To the Wonder di Terrence Malick, tanto per citarne alcuni. Fra i fuori concorso spiccano i nomi di L’homme qui rit di Jean Pieere Ameris, Sur on Fil di Simon Brook, Tai Chi 0 di Stephen Fung, The Company you Keep di Robert Redford. Tanti i documentari, ma soprattutto i cortometraggi e per l’ottantesimo anniversario della nascita della mostra, dieci film prestigiosi completamente restaurati.

Anche la celebre mostra veneziana dice sì alle pari opportunità e l’edizione di quest’anno presenta per la prima volta ben venti film diretti da venti donne registe, numerose le pellicole provenienti dal cinema orientale, una forma di cinema che solitamente non ha molto mercato sulla scena internazionale. The Reluctant Fundamentalist della regista Mira Nair è il film d’apertura mentre L’homme qui rit del francese Jean Pierre Ameris è la pellicola di chiusura. Michael Mann, Marina Abramovic, Laetitia Casta, Peter Ho Sun, Ari Folman, Matteo Garrone, Ursula Meier, Samantha Morton e Pablo Trapero sono i componenti della giuria internazionale chiamata a valutare ciascun capolavoro presentato. Insomma, nonostante la crisi, l’arte e il cinema internazionale continuano a esserci.

Marco Chinicò

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