La nascita di un figlio: ecco perché e come cambia la vita

Si dice che la nascita di un figlio cambi la vita ed è davvero così. Un figlio rivoluziona il rapporto di coppia, il modo in cui gestite la casa e il tempo libero. Io, che nel momento in cui scrivo questo pezzo ho partorito da poco, sono nel pieno dell’occhio del ciclone e non sto rispettando alcun buon proposito fatto durante la gravidanza. Infatti, gli eventi non si possono prevedere e nessun libro, seppur molto utile, può prepararti davvero alla nascita di un figlio. Un volume ti agevola per le cose pratiche, guidandoti ed indirizzandoti, tuttavia dal punto di vista emozionale può fare ben poco perché ogni genitore è diverso, come diversi sono i neonati. Ciascun bambino è un mondo a sé.

Un neonato poi vive nel senza tempo, in una realtà eterea che non può essere scandita dall’orologio. Se riusciamo a cogliere questo aspetto, che non è un dettaglio, la nascita di un figlio diventa una tappa fondamentale nel nostro percorso evolutivo. In caso contrario potrebbe trasformarsi in una sorta di incubo, con ripercussioni tangibili sui singoli componenti della famiglia e soprattutto sul neonato. La forma mentis dominante tende invece ad omologare e catalogare, quindi tutto ciò che non rientra negli standard deve essere normalizzato; perciò tendiamo a fare una netta distinzione tra bambini buoni e bambini cattivi senza comprendere che non esiste buono o cattivo e che in quelli che noi chiamiamo opposti c’è solo armonia. Bisogna guardare le cose dalla giusta angolazione. Il femminile poi viene depauperato delle sue funzioni e molte sono le mamme che durante il puerperio si sentono insicure proprio perché non riescono, a causa delle convinzioni dominanti, ad assecondare il proprio istinto materno.

la nascita di un figlio

Medici, troppo razionali, si limitano a pesare il piccolo e correggono tutto ciò che non rientra negli standard, anche a costo di creare tensione nella madre alimentando le sue insicurezze. Scrivo non solo per esperienza personale ma anche sulla base delle mie conoscenze e delle testimonianze arrivate da molte donne che come me si sono sentite giudicate e sole. Eppure una soluzione c’è. Il vostro corpo è riuscito a fare l’impensabile. Per nove mesi siete state le artefici del miracolo della vita; il vostro corpo è stato parte attiva. Ha alimentato il piccolo, lo ha difeso dalle invasioni di virus e batteri, lo ha protetto in tutti i modi possibili. Rendetegli omaggio, perché in voi vive quell’energia ancestrale che è alla base dell’esistenza… quel fuoco energetico che vi permette di respirare e che dice al vostro cuore di battere.

Non vi scoraggiate durante l’allattamento; siete riuscite in gravidanza ad alimentare il vostro bimbo ci riuscirete anche adesso. E tenete presente che il neonato si deve adattare alla vita extrauterina e ha i suoi tempi che vanno rispettati; contemporaneamente pure voi avete le vostre esigenze. Tu e il tuo bimbo siete due entità autonome adesso. Non dimenticartelo mai. Ascoltando ciò che il corpo ti dice potrai far fronte alle difficoltà che si presentano giorno dopo giorno. Il tuo organismo è più di un tempio. Va onorato e rispettato. La nascita di un figlio rivoluziona la vita e può farlo solo in meglio se non ti ostini a controllare l’incontrollabile, ostacolando il naturale processo di cambiamento. (articolo della dott.ssa Maria Ianniciello, naturopata e giornalista pubblicista)

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