STORIE IN MODO QUASI CLASSICO

IN LIBRERIA

Sulla copertina che il New York Magazine dedicò ad Harold Brodkey per l’uscita della raccolta Storie in modo quasi classico, avvenuta nel settembre del 1988, trent’anni dopo la pubblicazione di Primo amore e altri affanni, si legge in grande: “II Genio”. Lui, uomo schivo, cantore dei dolori dell’anima e del Sé, non mostrò mai di crederci troppo e tutto quello a cui si dedicò in vita lo fece nella speranza di essere scoperto poi, una volta morto. Eppure il suo universo narrativo è diventato leggendario, un liquido amniotico denso nel quale calarsi per esplorare le intimità della coscienza in una riflessione sul mondo filtrata dai sensi e dal ricordo.

Fandango Libri ha riproposto in una nuovissima edizione Storie in modo quasi classico, il testamento letterario di uno degli scrittori più ammirati e discussi della letteratura contemporanea. Dopo la prova di Primo amore e altri affanni, la grande promessa della narrativa contemporanea aveva iniziato a scrivere storie più sofisticate e complesse, esplorando a un livello profondissimo l’intimità della coscienza. La forma era talmente chirurgica e sottile da sembrare ai critici più in vista al limite dell’autoconfessione. Quelle contenute in Storie in modo quasi classico sono vere e proprie rivelazioni: racconti che si esauriscono nel tempo di formazione dei loro personaggi, tutti colti in maniera sconsolata in quel preciso passaggio tra infanzia e adolescenza. Si rincorrono, in queste pagine, bambini che vivono folgorazioni epifaniche, ragazzini che perdono l’innocenza, piccoli uomini che scoprono l’estate del piacere, eroi che crescono, cambiano, diventano grandi e poi ricordano. Con quel tocco di leggera morbosità con cui ci inizia alle prime scoperte della vita, Harold Brodkey ci lascia lì, nei misfatti della memoria, così diversa dalla realtà che alla fine sembrerà quasi di trovarsi in un altro mondo.

Harold Brodkey è nato nel 1930 nell’Illinois. È vissuto a New York dove è morto nel 1996. È considerato uno dei maggiori scrittori americani del secolo scorso. In Italia sono apparsi con vari editori tra il 1962 e il 1993 Primo amore e altri affanni (1958), Storie in un modo quasi classico (1988), Amicizie profane (1994), Storia del mio buio feroce (1996). Nel 1991 ha pubblicato il romanzo a cui aveva lavorato per più di 30 anni, The Runaway Soul che Fandango tradurrà e pubblicherà per la prima volta in Italia.

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