Come cogliere le opportunità: ecco la Bellezza Collaterale!

Come cogliere le opportunità? Ecco alcune storie che ci insegnano a vedere la bellezza collaterale nelle difficoltà

 

Una storia racconta che circa cento anni fa una grande azienda di scarpe inviò un suo rappresentante in Africa per capire se il territorio potesse offrire importanti guadagni. Dopo un po’ di tempo, l’uomo spedì un telegramma alla sua azienda scrivendo: «Disastro, disastro, qui nessuno indossa scarpe!». Trascorsero gli anni e una seconda importante azienda mandò un altro delegato a fare ricerche di mercato, sempre in Africa, e anche costui spedì un telegramma nel quale però scrisse: «Opportunità, opportunità, qui nessuno indossa scarpe!». Questa storia dimostra che vedere la stessa cosa non equivale a osservare la medesima realtà; ciò accade perché, anche se utilizziamo gli occhi, vediamo con la mente. Il nostro cervello assorbe ogni secondo centinaia di migliaia d’informazioni ma ne processa solo alcune. Mediante i nostri sensi noi assorbiamo milioni d’informazioni ogni secondo ma la scelta di quali utilizzare per il nostro bene dipende dai paradigmi che usiamo come parametro di riferimento. Siamo abituati a vedere solo alcuni aspetti della realtà, che dipendono il più delle volte da cosa ci hanno insegnato da bambini, dalle esperienze che abbiamo fatto, dall’ambiente sociale in cui siamo cresciuti. Tutte queste condizioni, o meglio l’interpretazione che diamo, hanno un peso nella formazione dei nostri paradigmi e plasmano la persona che siamo oggi. E’ il senso che diamo alle cose che fa la differenza e crea una specifica forma mentis, ricettiva oppure passiva.

Tempo fa furono intervistati due fratelli che avevano avuto un padre violento e alcolizzato; entrambi avevano vissuto la stessa esperienza ma uno era diventato una persona violenta mentre l’altro un medico e un padre di famiglia; secondo i due fratelli l’atteggiamento del padre li aveva spinti a fare determinate scelte nella vita. Non sono, quindi, le esperienze ad avere un senso; siamo noi che diamo loro uno specifico significato. Abbiamo noi la responsabilità e la libertà di decidere della nostra vita e a tal proposito, sempre per capire come cogliere le opportunità, vi racconto questa storia: un cavaliere era ossessionato dal concetto di paradiso e inferno, voleva conoscere il loro significato e si recò da un saggio chiedendo spiegazioni sull’argomento. Il saggio iniziò a insultarlo, dicendogli che era uno ‘zoticone’ e non poteva perdere tempo con lui, allora il cavaliere accecato dall’ira sguainò la spada con l’intento di uccidere il saggio, che fermò il cavaliere e con il sorriso sulle labbra gli disse: «Ecco, questo è l’inferno!». Allora, il cavaliere si rese conto della lezione che gli era stata data e di come lui stesso fosse l’artefice dell’inferno nel suo cuore, quindi si abbassò chiedendo umilmente scusa; in quel momento il saggio nuovamente lo fermò e sorridendo disse: «Ecco, questo è il paradiso!». Alcuni in un fatto drammatico vedono la fine di tutto mentre per un’altra persona è l’inizio della rinascita eppure l’evento è lo stesso come l’episodio sopra narrato.

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Le opportunità ci sono sempre eppure il nostro modo di pensare e di credere a volte non ci consente di vederle, né di coglierle. Noi vediamo solo quello in cui crediamo, di conseguenza le novità ci spaventano e in molti casi passano inosservate. Si racconta che quando gli spagnoli si avvicinarono alle coste americane, le navi non furono subito avvistate dalle popolazioni locali che notavano tuttavia delle increspature sul mare. A un certo punto quando la loro guida spirituale iniziò a vedere queste enormi imbarcazioni anche tutti gli altri le notarono; questo perché, non avendo mai visto nulla del genere, il loro cervello gli impediva di vedere. Noi osserviamo il mondo nello stesso modo degli indigeni; vediamo solo ciò che è noto e non sappiamo andare oltre. Abbiamo però sempre la possibilità di scelta; siamo sempre noi i responsabili e possiamo decidere in ogni momento d’iniziare a vedere in modo diverso. Per osservare le opportunità è importante imparare a scorgere il ‘bello’ dentro di noi, se vediamo solo quello che non va in noi, lo noteremo negli altri e nel mondo in cui viviamo. Iniziamo a valorizzarci soffermandoci sulle qualità, su tutto quello che di buono abbiamo fatto, prestando attenzione alle immagini che ci giungono. In genere siamo abituati a soffermarci solo sulle cose brutte e, quindi, ci sorprenderemo nel ricordare quanto di buono c’è in noi e quanti momenti belli abbiamo vissuto. Basta modificare punto di vista e la prospettiva cambia; per esempio se vi nominassi Hitler, tutti voi comincereste a provare ribrezzo ma se vi parlassi di un bambino con un padre alcolizzato e una madre instabile mentalmente, condizionato costantemente dai comportamenti dei propri genitori mentre la sua unica necessità era solo ricevere l’amore, voi provereste tenerezza per il bambino eppure sto parlando della stessa persona. Le opportunità sono intorno a noi però esse nascono prima dentro di noi; tutti gli individui che hanno creato qualcosa d’importante se non avessero avuto un sano rispetto di sé non sarebbero mai riusciti a cogliere la ‘bellezza collaterale’ nelle sfide, anche nel dolore se vogliamo! Segui Carmine Caso su Facebook e resta aggiornato sulle sue attività: carminecasonaturopataepersonalcoach.

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