Politica, l’Italia verso il Governissimo

©Cyberuly - Nella foto Giuliano Amato
©Cyberuly – Nella foto Giuliano Amato

I giorni scorsi sono stati convulsi e ricchi di colpi di scena, tanto che è difficile e anche troppo azzardato fare un’analisi politica. Tuttavia ci proviamo.

Innanzitutto si può parlare o scrivere di mancata elezione di un nuovo presidente della Repubblica, perché certo Giorgio Napolitano, pur essendo una personalità di alto spessore, non rappresenta certo il nuovo per il Paese, ma la sua nomina a Capo dello Stato serve solo a riportare l’ordine in Parlamento, garantendo così il ripristino di vecchi equilibri. E`la prima volta nella storia della Repubblica italiana che un presidente uscente riceve un secondo mandato. Non era mai capitato; e questo perché sette anni sono già tanti; quattordici sono un’enormità per qualsiasi Nazione e soprattutto per l’Italia, un Paese che stenta a rinnovarsi e che ha bisogno di gente più giovane che inquadri i problemi dando soluzioni innovative perché la società contemporanea internazionale corre, mentre quella italiana cammina. Basta leggere le indagini Istat per capire che non si tratta di un’analisi bensì di dati di fatto. Noi camminiamo; gli altri corrono! L’Italia non sta uscendo dalla crisi, mentre gli altri Paesi l’hanno già superata, metabolizzata. Ritornando alla politica e mettendo da parte l’economia le considerazioni sono diverse.

L’unico partito che potrebbe uscire rafforzato dalle tensioni dei giorni scorsi è il Movimento 5 Stelle, i cui parlamentari – nonostante le frasi provocatorie di Grillo – hanno mantenuto una certa coerenza e si sono mostrati compatti. Quindi, se si dovesse andare alle elezioni, a trarne beneficio sarebbe solo il M5S. Né il Pdl di Silvio Berlusconi, che continua a dire di avere il consenso di una parte degli italiani, né il PD che sta attraversando il periodo più buio della sua storia e sta perdendo voti. Pertanto alle elezioni non si andrà. Almeno per il momento. La via scelta potrebbe essere quella del Governissimo, con Giuliano Amato (apprezzato sia a destra, sia a sinistra) premier. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi…

Staremo a vedere!

Maria Ianniciello

 

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