Amministrative: Grillo esulta, centrodestra in lacrime, Pd resiste, tsunami Lega. Solo Tosi vince

Gioie, dolori, resistenza, terremoti e voragine. Questo è quanto hanno offerto i risultati di due giorni di votazioni per questa seconda tranche delle elezioni amministrative. Il centrodestra deve solo piangere, recitare il mea culpa, per un altro tonfo che si aggiunge alla cocente delusione dello scorso anno. L’attuale sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il primo cittadino meneghino, Giuliano Pisapia, sono i due che hanno sferrato il primo duro colpo alla leadership dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Oggi il Cavaliere non è più Premier, ma il secondo duro colpo l’ha ricevuto la segreteria di Angelino Alfano, voluto fortemente alla guida del partito da Berlusconi per rilanciare la politica dentro il Popolo della Libertà. “Catastrofe”. Questa è la parola pronunciata dal direttore editoriale del Giornale, Vittorio Feltri, durante lo speciale proiezioni ed exit poll del tg1 di ieri pomeriggio e per dirla Feltri, un giornalista e un uomo politicamente vicino al centrodestra, vuol dire che per il Pdl di vera catastrofe si parla. A Genova Marco Doria del centrosinistra con 48,31% dei consensi sfiderà al ballottaggio il concorrente, ex centrodestra, Enrico Musso che ha ottenuto il 15% dei voti. A Palermo l’onorevole dell’Idv, Leoluca Orlando ha ottenuto oltre il 47% e al ballottaggio se la vedrà con il candidato sindaco del Pd, Fabrizio Ferrandelli, che ha ottenuto il 17% dei consensi. Genova e Palermo, due città dove il centrodestra non esiste proprio come diretto avversario. Musso, nato politicamente con il Pdl, prima è passato a un gruppo misto e oggi presenta la sua candidatura nella lista civica di centro. Palermo, dopo due amministrazioni di centrodestra, saluta la vecchia leadership e, a prescindere da chi sarà eletto, cambierà colore politico. Un’altra vera sorpresa di queste amministrative 2012 è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: il Grillo parlante punge e colpisce. A Parma è sfida al ballottaggio fra il candidato del centrosinistra, Vincenzo Bernazzoli (39,20% dei voti) e Federico Pizzarotti, candidato grillino che ha ottenuto il 19,47% dei voti. Esulta il leader Beppe Grillo che non nasconde la sua gioia su Twitter, opinione pubblica e media parlano di vittoria dell’antipolitica, un successo che spinge i partiti a una serie pausa di riflessione e favorirebbe in chiave elezioni politiche 2013, l’attuale governo Monti. Grillini in festa anche a Monza: 9,7% dei consensi, superati solo dalla Lega avanti con l’11%. Un risultato comunque positivo per un movimento al suo primo esordio politico. Il Pdl come schieramento a Genova ha un crollo, arrivando al 9,2%, a Palermo il candidato Pdl Vincenzo Costa non va oltre il 12%, a Parma la leadership di Berlusconi e Alfano sparisce del tutto e a Verona, nel regno del rieletto Tosi, ottiene solo l’8,83%. Il non aver appoggiato il candidato sindaco del carroccio costa caro allo stesso Pdl più a Udc, Fli e Nuovo Psi. Flavio Tosi re di Verona. Il candidato sindaco della Lega Nord, ottiene il secondo mandato alla prima turnazione con un ampio 57%. Un risultato che fa tornare il sorriso a una parte della Lega Nord, quella vicino a Roberto Maroni che, commentando il risultato di Verona, parla di una Lega che ha resistito alle abnormi difficoltà incontrate e patite nell’ultimo mese. Lega Nord che crolla in tutto il settentrione: il partito scudato perde anche a Monza, Como, ottiene un risultato deludente in Piemonte, in Emilia-Romagna, Liguria e Toscana il partito del Carroccio sparisce del tutto. Pdl ai ballottaggi ad Asti e Alessandria, ma sparisce a l’Aquila. Il sindaco uscente, Massimo Caliente (40,7%), sfiderà il candidato di centro De Matteis (29,6%). Al nord il centrodestra esulta solo in Friuli Venezia Giulia dove c’è la conferma del sindaco di centrodestra, in quel di Gorizia, Ettore Romoli. Quest’ultimo è vincitore con il 51,5% dei voti. In Puglia ballottaggi a Taranto e Trani, mentre a Brindisi vince il candidato di centrosinistra Cosimo Consales che al primo turno ottiene il 53,2% dei voti. A Catanzaro è sfida ancora aperta fra Sergio Abrama del centrodestra e Salvatore Scalzo del centrosinistra. L’esito è ancora incerto e non si conosce il verdetto finale: Abramo sindaco subito o ballottaggio? Ad Agrigento e Trapani si saprà qualcosa da più dopo i ballottaggi: è sfida piena fra centristi e centrodestra. Poco centrodestra, Lega a  metà strada fra i margini e il precipizio, Grillini la novità presente lungo il nostro stivale e pronti a scendere in campo per dire la loro, riscatto e resistenza del partito democratico. Questo è il resoconto di questa calda primavera politica e Monti? Il Premier sta alla finestra, consapevole che dall’esito delle amministrative può uscire un verdetto che lo coinvolgerà e non poco. Terza Repubblica vicina? Troppo presto per il cambio generazionale, ma lo stravolgimento geografico dei partiti non è più una semplice utopia.

Marco Chinicò 

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