La donna di Michèle Raffaele

minor offenderClasse, raffinatezza ed originalità: sono questi i punti chiave di “Minor Offender”, l’opera prima di Michèle Raffaele, un’artista nata e cresciuta in Canada, recentemente trasferitasi in Italia, dotata di una voce particolare e venata di un alone di mistero. Le tracce che compongono il suo ep pop-jazz si ispirano all’immagine di una donna fragile, vulnerabile che si lascia abbindolare dalla frivolezza imperante dell’era contemporanea. Il suo essere seducente si rivela sempre più freddo e macchinoso, a tratti grottesco, lasciando la protagonista in balìa di un indefinito senso di disorientamento. La voce ipnotica, eterea, complessa di Michèle si accompagna ad una elegante e sofisticata composizione per pianoforte nella title track “Minor Offender”. Leggerezza e intensità convivono in un forte contrasto contenutistico in “Lady Maybe”: un’atmosfera raffinatamente retrò lascia piccoli e gradevoli spazi al vibrato di Michèle e ai suoi acuti misurati. Il fascino del vintage convince anche in “Montreal … je reviendrai”: un omaggio di Michèle alla sua terra natìa cosparso di emozionanti immagini crepuscolari. “Remember me next sunday”è, invece, il ritratto di un giovane africano conosciuto qualche tempo fa in una mensa dei poveri in cui la parola “closer” (vicino) è sempre più sentita, calcata, sottolineata, resa pericolosa al punto da essere annullata con un arrivederci nel finale del brano. Il brio sornione con cui è disegnata la melodia di “Superior” le regala, infine, una sottile aura folk. Un morbido jazz profumato di pop è il piacevole risultato di questo riuscito primo lavoro discografico di Michèle.

Raffaella Sbrescia

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