-1 AL TORINO FILM FESTIVAL

A un giorno dall’apertura della trentesima edizione del Torino Film Festival continuano le polemiche sull’assenza di Ken Loach che si è rifiutato di partecipare alla Kermesse, dove avrebbe ricevuto il Gran Premio Torino per il Film The Angels’ Share. L’attore ha fatto sapere con una nota che non vuole prender parte «ad un evento dove si sfruttano i lavoratori». E la risposta degli organizzatori non è tardata ad arrivare: «Con grande dispiacere, prendiamo atto del comunicato stampa con il quale Ken Loach rifiuta il premio assegnatogli dal Torino Film Festival – affermano dal Museo Nazionale del Cinema -. A maggior ragione, ci dispiace di constatare che un grande regista, al quale va da sempre la nostra ammirazione, sia stato male informato al punto da formulare riserve su comportamenti del Museo Nazionale del Cinema che non corrispondono in alcun modo alla realtà dei fatti. Ricordiamo che il contratto di assegnazione dei servizi di vigilanza e pulizia alla Mole Antonelliana è stato stipulato a norma di legge, con una gara europea ad evidenza pubblica, rispettosa delle normative ministeriali e dei contratti di lavoro in essere. Il Museo non può essere ritenuto responsabile de comportanti di terzi, né direttamente né indirettamente. Di conseguenza, non sarebbe in alcun modo legittimato a intervenire nel merito di rapporti di lavoro fra i soci di una cooperativa esterna e la loro stessa società. Al contrario di quanto affermato da Ken Loach, ci aspetteremmo invece di vederci riconosciuto un comportamento eticamente ineccepibile nei confronti delle problematiche inerenti i rapporti di lavoro con i dipendenti del Museo del Cinema, i collaboratori e le rappresentanze sindacali. Con orgoglio, rivendichiamo da sempre una politica coerente a tutela del lavoratori e, d’intesa con le organizzazioni sindacali di riferimento, un impegno costante nella ricerca di soluzioni atte a garantire continuità e difesa dei posti di lavoro, anche in un momento di forte contrazione delle risorse economiche a disposizione».

Intanto proseguono i preparativi per l’inaugurazione. Madrina della serata sarà Claudia Gerini. La pellicola che aprirà la manifestazione sarà “Quartet” di Dustin Hoffman. A settantacinque anni, Hoffman esordisce alla regia con una commedia piena di humor, tenerezza, malinconia, eccentricità, dove il rap si mescola con Mozart e l’arte e la musica curano i disastri e le paure della vecchiaia. Sceneggiato da Ronald Harwood (Il servo di scena, Il pianista, Lo scafandro e la farfalla) dalla sua commedia, Quartet ha la vitalità dell’intelligenza e l’armonia del quartetto del Rigoletto che lo conclude. Guidano il concerto cinque magnifiche “prime donne”: Maggie Smith, Tom Courtenay, Billy Connelly, Pauline Collins e Michael Gambon. A Beecham House, una casa di riposo per cantanti lirici e musicisti immersa nella campagna inglese, si prepara come ogni anno il grande spettacolo per l’anniversario della nascita di Giuseppe Verdi. Tutti gli artisti residenti tornano sulla scena per raccogliere fondi per mantenere Beecham e, tra gorgheggi e capricci, rinascono ansie da prima donna, rivalità tra istrioni, isterismi. Qualcuno si sente male, qualcuno beve di nascosto, qualcuno rifiuta di cantare. E, ad aumentare la confusione, arriva una nuova pensionante: la diva della lirica Jean Horton, che ritrova Reggie, Wilf e Cissy, gli altri componenti di un quartetto leggendario. Reggie è il suo ex marito e il quartetto si sciolse quando divorziarono. Quartet è distribuito in Italia da Bim e uscirà in sala nel 2013.

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto