POMIGLIANO JAZZ: 101 MICROLEZIONI AL PALAZZO MEDICEO

La diciassettesima edizione del Pomigliano Jazz Festival 2012 continua il suo percorso spostandosi al Palazzo Mediceo di Ottaviano. Ennesima location d’eccezione per la seconda serata di un evento che non smette mai di stupire.

Uno spettacolo – lezione, quello che vede impegnato il trio formato dalla pianista Rita Marcotulli (nella foto), il violoncellista Paolo Damiani e l’alchimista elettroacustico Martux_M. I tre artisti mostrano il jazz facendo da colonna sonora a famosi aforismi, pillole di saggezza, registrazioni vocali di musicisti famosi, pellicole cinematografiche. Tutto materiale raccolto da Filippo Bianchi nel suo ultimo lavoro: “101 Microlezioni di Jazz”, un libro che grazie a questi meravigliosi artisti si trasforma in un intenso spettacolo.

Ed ecco che sullo schermo ci si ritrova a leggere frasi di David Lichman, Steve Lacy, Bill Evans ma anche di Van Morrison, Lou Reed, Brian Eno per ritrovarsi poi ad ascoltare considerazioni di Fellini, Bertolucci e Woody Allen. Sembra che per una sera, i più grandi di sempre si siano riuniti al palazzo Mediceo, tutti per cercare di donare un piccolo pezzettino di sé al loro pubblico.

Le loro considerazioni divenute veri e propri aforismi, messe una in fila all’altra sembrano costituire non solo una raccolta, ma un vero e proprio discorso infinito. Tutti gli artisti sembrano essere tornati per dimostrare al pubblico quanta capacità simbolica ed evocativa esista nelle parole del jazz. Ecco formarsi così un unico coro, un’unica voce che ripercorre la storia del jazz senza distinzione di razza, generazione, stile e linguaggio musicale.

A fare da filo conduttore al tutto, le epigrafi di Filippo Bianchi che si inseriscono nei punti più salienti della serata.

Una musica d’eccezione che vede il trio impegnato in composizioni originali che vanno da dolci ballad ai ritmi energici dello swing. La magia delle loro note fa in modo che la platea non sia formata più da singoli individui, ma da un’unica persona. L’improvvisazione diviene quindi la metafora della vita di ognuno. Una serata emozionante che non cerca semplicemente di insegnare cosa sia il jazz, ma fa di più: lo fa rivivere in ogni spettatore.

Maria Rosaria Piscitelli 

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