BEPPE GRILLO: «LO TSUNAMI SI STA ALLARGANDO»

Beppe Grillo – © Franco Buttaro

È un Beppe Grillo in gran forma quello che a Bologna infiamma Piazza Maggiore, il cuore della città. La stessa sede che poco più di cinque anni fa ospitò il trionfale Vaffa-Day. «È iniziato tutto qua – ricorda il comico genovese prima di salire sul palco – è fantastico e adesso ci stiamo ritornando con il nostro Tsunami Tour».

A seguirlo migliaia di persone, poco meno di 5000, munite di ombrelli e giacche a vento e stipate dietro il palco o sotto i portici della piazza per evitare la pioggia battente annunciata peraltro da giorni. È lui stesso il primo ad ironizzare sui sondaggi e fa una previsione ad ampio raggio: «Ci danno dal 4 al 42 per cento non si capisce più niente. Anche i media non riescono più a dare una notizia e chiedono le percentuali. Lo tsunami si sta allargando, siamo un’epidemia, non ci fermiamo più. Ormai non siamo un movimento ma una comunità».

È un’autentica furia e ne ha per tutti. Sull’attualissima vicenda Mps attacca: «Sono 21 miliardi di tangenti sino ad oggi. È il più grosso scandalo finanziario della storia. Sono due Parmalat insieme al Banco Ambrosiano. Non è possibile che nessuno sapesse». Attacca il Presidente della Repubblica che aveva esortato ad evitare il cortocircuito informazione giustizia: «Dice che deve difendere la privacy ma così vuole mettere sotto silenzio questo sfascio, è incredibile».

Beppe Grillo – © Franco Buttaro

Nel mirino finisce anche il centro-sinistra: «È uno scandalo pazzesco, tutto il Pd c’è dentro. E Profumo chi è? Uno che ha mangiato pane e Pd tutta la vita». Poi è la volta di Mario Monti che poco prima aveva spiegato la «necessità di aumentare l’età minima pensionabile». Così il comico genovese: «Non siamo più nel campo economico ma in quello psichiatrico. Una persona dovrebbe andare in pensione a 60 anni».

Rifiuta l’ombrello e soltanto quasi a metà discorso si coprirà con un elmetto giallo. Di fronte ai costi della politica ma anche agli stessi scandali finanziari il leader del Movimento 5 Stelle sostiene la necessità di ridimensionare gli stipendi dei dirigenti: «Non devono superare di 12 volte quelli dei loro dipendenti».

Una delle provocazioni di serata è anche quella di suggerire un obiettivo alternativo all’eventuale terrorista islamico. «Le coordinate sono per la precisione quella della Camera ma fatelo prima del 25 febbraio altrimenti finisce che ci prendiamo anche noi». Poi ancora qualche frecciatina: «Le poche donne che abbiamo nel nostro movimento sono tutte capolista, donne straordinarie che non sono campionesse di canoa o attrici famose ma che tirano su dei figli e sanno cosa significa lavorare».

E alla fine anche una polemica con i cronisti che gli chiedono un ulteriore commento sui sondaggi che vedono il Movimento 5 Stelle ormai sul podio: «È la violenza della stampa che vuole il nome del candidato per fare il titolo per poi tagliare a metà le interviste, ma noi andiamo avanti». Così il camper parte alla volta della vicina Modena per un’altra attesa tappa dello Tsunami Tour.

Emilio Buttaro

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto