Ferragamo, in mostra l’opera del calzolaio prodigioso

Florence, Salvatore Ferragamo Museum: "The Amazing shoemaker Fairy Tales about shoes and shoemakers": Jan Švankmajer © 2013 Guglielmo de' Micheli per Salvatore Ferragamo
© 2013 Guglielmo de’ Micheli per Salvatore Ferragamo

“Il Calzolaio Prodigioso – Fiabe e leggende di scarpe e calzolai”. Questo il titolo della mostra che è stata inaugurata a Firenze il 18 aprile 2013 presso il Museo Ferragamo  e che sarà visibile fino a 31 marzo 2014. Mediante l’esposizione si vuole rendere omaggio a Salvatore Ferragamo per raccontare una vita dove arte, moda e sogni sono in perfetta sintonia. E infatti per sottolineare il rapporto fra fantasia, moda, arte, miti e leggende, lungo il percorso espositivo coloro che hanno partecipato all’inaugurazione hanno ammirato allestimenti floreali ispirati al mondo di Peter Pan e de Il Mago di Oz che hanno fatto da scenario a una colazione ospitata nelle sale di Palazzo Spini Feroni. All’apertura della mostra il menù aveva caratteristiche fiabesche con piatti e stuzzichini dal nome evocativo, fra cui “La volpe e l’uva”, “Occhi del serpente”, “Carrozza di zucca”, “Gateaux con gli stivali”, “Crumble di Pollicino”, “La Principessa sul pisello” e “Nuvolette di Peter Pan”.  Fra gli ospiti presenti all’evento inaugurale Mimmo Paladino, Alessandro Bergonzoni, Mauro Borrelli, Rick Heinrichs, Liliana Moro, Annette Lemieux, Ann Craven, Frank Espinosa…

Al centro della mostra, che debutta a pochi giorni dalla costituzione della Fondazione Ferragamo, c’è la vita e l’opera di Salvatore Ferragamo, un uomo caparbio che ha perseguito con grande determinazione il suo sogno, quello di creare calzature originali, seguendo il suo estro e facendo sognare generazioni di donne. Si può conoscere ancor di più e appezzare la vita del celebre stilista mediante istallazioni, fumetti, disegni animati, cortometraggi, storie e tesori antichi.

A esprimere la propria soddisfazione Ferruccio Ferragamo, presidente del Gruppo Ferragamo: «Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a dar vita a questo grande e particolare evento perché non si tratta dell’ennesima retrospettiva legata a una griffe, ma di una vera e propria produzione con moltissime opere commissionate ad hoc affiancate a prestiti illustri.

 

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