QUESTO NON È UN FILM

Da circa un anno è online un film documentario ambientato a Napoli. Una pellicola meravigliosa intitolata: “Questo non è un film”. Un lavoro di cui si è parlato poco però durante tutto questo tempo. Il fatto è che il documentario non racconta frottole, filma solo la verità, quelle che molto spesso nessuno di noi è disposto ad affrontare.

Ma c’è dell’altro: il regista, Stefano Palombi, ha deciso di scrivere e dirigere un lungometraggio in cui oltre ad esporre la verità, racconta la quotidianità di “sacerdoti qualunque”. Colletti bianchi che al giorno d’oggi non fanno “audience”. Preti che fanno i preti e che quindi, proprio per questo motivo, non interessano a nessuno. Preti che non si limitano a predicare la parola di Cristo, ma la vivono col loro operato.

Quattro sono gli episodi in cui si sviluppa la storia: “La Scomparsa”; “Vita sul Pianeta Scampia”; “Storia d’Ammore”; “La Guerra di Ogni Giorno”. Quattro momenti: ognuno con il suo tema, ognuno legato ad un particolare genere cinematografico. Troviamo quindi il Thriller, il genere Romantico, quello di Fantascienza e quello di Guerra.

Ogni episodio racconta una storia difficile, ogni momento cerca di dar voce a chi non ne ha, tutto questo sempre nel rispetto della pura verità. Un lavoro complicato e ambizioso: raccontare il vero di questi tempi è la cosa più difficile che si possa fare.

Una pellicola inoltre dai protagonisti scomodi: sacerdoti e volontari sono al centro di tutti gli episodi.  Persone comuni che sacrificano tutta la loro esistenza per cercare di aiutare i senza tetto, i malati, i rom e che combattono soprattutto per cercare di sconfiggere la camorra senza colpi di pistola. Don Antonio Vitiello, i volontari della Caritas di Napoli, don Tonino Palmese e don Alessandro Gargiulo: molto probabilmente questi nomi non diranno niente a molti di voi, ma per altri come voi, queste persone sono tutto. E a loro, se avrete la pazienza di dedicar loro una banale mezzora della vostra vita, anche voi assocerete molto più che un semplice nome. Fermatevi solo per un attimo e guardate questa pellicola tutta d’un fiato, con gli occhi della mente e soprattutto con quelli del cuore: “questo non è un film, questa è la verità!”.

Maria Rosaria Piscitelli

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