Popoli: un Festival interculturale

popoli-global-melting-pot-festival-corsano-le-4-e-5-agosto-2012-21-428x150Il Mediterraneo è ormai da troppo tempo teatro di terribili naufragi di gommoni pieni di persone che fuggono da paesi in guerra e condizioni di vita ben al di sotto dei limiti dell’accettabile. Capire le altre culture, i loro problemi e più in generale il loro background oggi pare comportare uno sforzo che in pochi sembrano voler affrontare. Ecco perché è sempre utile segnalare delle iniziative che possano favorire e rinnovare l’integrazione tra i popoli e la comprensione culturale.

Una di queste è Popoli- Global melting pot Festival che, giunta ormai alla nona edizione, si tiene a Corsano, una piccola frazione del Salento, conosciuta per il suo carnevale e che si candida a diventare la nuova culla della multiculturalità. Organizzata  dall’associazione “Mir Preko Nada”, e inserita nella rete “Mediterranea Network” sostenuta da Puglia Sounds – P.O. FESR Puglia 2007 – 2013 Asse IV, l’iniziativa è basata sul dialogo, l’esplorazione e la convivenza di differenti linguaggi musicali e culturali.

La musica diventa quindi la forma di dialogo più semplice per captare elementi di familiarità ma anche e soprattutto per conoscere e capire differenze artistiche, culturali, religiose, politiche e sociali.

Il festival si articolerà attraverso una serie di eventi musicali in cui una grande orchestra, composta da un nutrito gruppo di musicisti provenienti da tutto il mondo,  fungerà da piattaforma di accoglienza per tutti gli ospiti che verranno. Sotto la direzione di Gabriele Panico, l’orchestra accompagnerà la leggenda vivente della musica giamaicana: Lee Scratch Perry, il Boundless Ska Project, gli Africa Sound Sud e Dario Longo, chitarrista tra i più estrosi legato al blues, al funk e al jazz.

Mostre fotografiche e allestimenti scenografici saranno, infine, lo sfondo del progetto “Piccoli ambasciatori di pace” dedicato al dramma del Popolo Saharawi, scacciato dalla sua terra e costretto a vivere in grandi campi profughi nel deserto dell’Algeria. Alcuni bambini saharawi, bisognosi di cure, saranno quindi ospitati nel Salento grazie all’intervento delle associazioni “3GiridiTè” e “Zig” che da tempo dedicano il proprio impegno alla causa del popolo Saharawi.

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