Confederations Cup, bellissima Italia ma passa la Spagna

Gilardino - foto di Franco ButtaroAlla fine rimane l’amaro in bocca per un’impresa sfiorata ma nel contempo la consapevolezza di potersela giocare anche con le migliori. Come dire, per il mondiale del prossimo anno ci siamo anche noi. Non basta una partita quasi impeccabile per fermare i campioni del mondo e d’Europa perchè dopo 125 minuti senza gol l’Italia si arrende ai rigori (decisivo l’errore di Bonucci) e adesso dovrà accontentarsi della finalina per il terzo posto in programma il 30 giugno a Salvador con l’Uruguay.

Gli azzurri giocano col lutto al braccio per la scomparsa di Stefano Borgonovo, autentico simbolo della lotta alla Sla. Il nostro ct ritrova Pirlo ma per la prima volta in questa Confederations deve rinunciare a Balotelli già rientrato in Italia da qualche giorno.

Partenza senza complessi d’inferiorità e almeno quattro nitide occasioni da gol di marca azzurra nei primi venti minuti. Sta bene fisicamente la nostra Nazionale che chiude con ordine gli spazi agli avversari e poi riparte con convinzione, insomma si vede finalmente quel coraggio che Prandelli aveva chiesto alla vigilia della gara. De Rossi convince e sfiora il gol, Maggio è una furia, Giaccherini continua a stupire e Candreva è il turbo della squadra. Nel primo tempo i nostri mancano soltanto in fase realizzativa e concedono una sola vera occasione alle furie rosse che crescono nella ripresa e sfiorano il gol con Pedro ma il risultato rimane inchiodato sullo 0-0.

Si va ai supplementari e subito Giaccherini sfodera un gran sinistro con palla che si stampa sul palo, peccato, ma è soltanto una piccola illusione perchè la Spagna inizia a prendere il sopravvento pur essendo poco lucida sotto porta. Buffon si salva con l’aiuto del palo su Xavi e con qualche affanno gli azzurri raggiungono i rigori.

Dal dischetto Candreva, Aquilani, De Rossi, Giovinco e Pirlo tengono testa agli avversari rispondendo con freddezza a Xavi, Iniesta, Pique, Ramos, Mata e Busquets. Poi tocca a Bonucci che non ha la lucidità necessaria per centrare la porta così è Navas a siglare il penalty decisivo che manda per la prima volta in finale di Confederations la Spagna.

«E’ stata una bella prova – spiega Cesare Prandelli – da dedicare a Stefano Borgonovo e soprattutto alla famiglia che ha vissuto con grande serenità questo dramma. Quando arrivi ai rigori tutto può capitare, abbiamo fatto una grande partita e siamo stati sempre in gara. Dal punto di vista del carattere stiamo migliorando. I ragazzi sono stati commoventi».

Contro l’Uruguay gli azzurri giocheranno per il terzo posto mentre la finale sarà quella annunciata con il Brasile che proverà a fermare i campioni del mondo.

Emilio Buttaro

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