A TRIESTE NEXT ANCHE GALILEO GALILEI

Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto. Parte da questa considerazione il lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini hanno dedicato alla figura di Galileo Galilei. Il padre della scienza moderna, infatti, appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Galileo Galilei vive quattrocento anni prima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riaprire il confronto con quel passato.

La biografia di Galileo Galilei, padre della scienza moderna, primo esempio di “cervello” italiano che fugge all’estero, rivivrà a Trieste Next – Salone dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica nello spettacolo ITIS Galileo, in programma domenica 30 settembre 2012 alle  21 nella sala Tripcovich (Largo Santos, 1 – Trieste), che chiuderà la tre giorni. Un grande ritorno per Paolini che nell’ottobre 2011 aveva aperto la tournèe di ITIS Galileo proprio nel capoluogo giuliano, con un grande seguito di pubblico, e che ora, dopo il successo della diretta televisiva dello scorso aprile trasmessa su La7 dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, riporta lo spettacolo in città per tornare a riflettere, a Trieste Next, sull’importanza e sul valore della ricerca scientifica.

Con Paolini la vita di Galileo istruisce, diverte e apre alcuni interrogativi: forse la ragione ha perso appeal? La scienza ha deluso? Una morale laica non esiste? Questo spettacolo non approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia dello scienziato e del Seicento, ma piuttosto indaga sulla discussione a tre fra fede, ragione e superstizione, in un mondo in cui la magia è tornata a governare il futuro. Forse perché le leggi dell’economia non sono leggi matematiche. In fin dei conti, come scrive l’autore, giocare al lotto è più facile che pensare o guadagnarsi il paradiso onestamente, anche se il calcolo delle probabilità non dovrebbe indurre nessuno a giocarci.

L’obiettivo di Marco Paolini con questo spettacolo teatrale è quello di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, arrivare a una situazione in cui il pubblico non sia seduto tranquillo, sapendo di dover fare lo spettatore e basta. Va in scena a teatro un dialogo, anche se non proprio sopra i massimi sistemi, ma almeno su di un “minimo comune e multiplo”.

 

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