Ciao Dante…

L’attore e doppiatore Dante Biagioni si è spento il 3 agosto, all’età di 81 anni. Biagioni faceva parte di quella che amo definire “vecchia guardia”, di quel gruppo di ‘signori’, come diceva sempre lui, ”che facevano il mestiere dell’attore”: i suoi esordi infatti lo vedono calcare soprattutto le tavole dei palcoscenici teatrali e lavorare nei grandi sceneggiati che lasciano l’Italia con il fiato sospeso, diretto da nomi illustri come Anton Giulio Majano o Edmo Fenoglio, o nel cinema, con registi come Rossellini e successivamente Giuseppe Ferrara.

biagioni

Ma è nel doppiaggio che trova la propria dimensione e le sue capacità emergono con grande forza spostandosi da film cinematografici a quelli di animazione, passando per telefilm e serie tv. Di Dante Biagioni potrei dire molte cose avendo avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, potrei buttare giù una lunghissima lista di grandi direttori che lo hanno guidato al leggio, come Stefano Sibaldi, suo indiscusso maestro, o Emilio Cigoli, Peppino Rinaldi, Pino Colizzi, parlare dei suoi ridoppiaggi (famosi sono quelli di Fred Astaire) o dei personaggi animati a cui ha dato quel quid in più oltre alla voce (uno su tutti Oogway di Kung fu Panda), ma temo che rischierei di perdere qualcosa di questo grande uomo, oltre che artista.

Così scelgo di regalare l’immagine e il ricordo che ho di lui e cioè quella di una persona capace di infiammarsi per il proprio lavoro, trasmettendo una passione rara, a dispetto di ogni cosa, del tempo che passa, della stanchezza, dei giovani che non sempre comprendono il rispetto e la dedizione necessari, ma ai quali sceglie di insegnare il proprio mestiere; di un artista libero, senza paura di dire o di esporsi, che magari nella foga del momento ti strilla dietro che non sei capace di vedere che sei “fuori tempo, troppo lungo, troppo corto…” il tutto condito da qualche espressione colorita (che non si faceva mai mancare!) , ma che poi ti viene vicino e con una voce accogliente e paziente ti sprona a riprovare; ed ogni ricordo è legato all’altro dal suono della sua risata, spontanea, piena, sonora. Questa è l’eredità preziosa che Dante Biagioni ci ha lasciato e noi, non possiamo fare altro che ringraziarlo, augurandogli Buon viaggio. Di seguiti un’intervista a Dante, realizzata dall’Enciclopedia del doppiaggio.


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