A PORDENONE, IN CERCA DI EUROPA

Zhani Ciko

Si intitola “In cerca di Europa” e sigla il traguardo della 40^ serie di incontri-dibattito e riflessioni di cultura storico-politica il nuovo ciclo promosso dall’IRSE l’Istituto Regionale di Studi Europei del FVG al via martedì 13 novembre, nella sede di Casa Zanussi a Pordenone dove, fino al 20 dicembre, si alterneranno storici e studiosi di relazioni internazionali, primo fra tutti lo storico dell’Europa centrale e saggista Francesco Leoncini, che sarà protagonista a Pordenone di una lectio dedicata a “L’Europa del disincanto vista dall’est” (giovedì 29 novembre, ore 15.30). E accanto a Leoncini, voci di studiosi e analisti emergenti si alterneranno le prossime settimane per approfondire, fra crisi e scenari globali, questioni  e scelte politiche che sempre più direttamente ci coinvolgono come cittadini – ormai – europei tanto quanto italiani. Gli incontri, che si svolgeranno tutti nell’Auditorium del centro culturale Casa Zanussi in via Concordia 7 (ore 15.30).

Il ciclo di incontri ha per immagine/logo una vera icona dell’Europa dell’Est: la Trabant che fora il muro, graffito ora custodito al Mauermuseum di Berlino, simbolo delle aspettative di libertà e progresso economico e sociale dei Paesi dell’est alla caduta del Muro; aspettative di un ‘Europa per troppi aspetti non ancora realizzata. Chiuderà il ciclo un appuntamento tra storia e musica dedicato all’Albania e alla  sua difficile transizione democratica con la speciale testimonianza del direttore del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Tiana, Zhani Ciko ed un breve intervento pianistico. Questa serie di incontri intreccia anche una collaborazione con la mostra Aftermath Changing cultural landscape – Tendenze della fotografia post-jugoslava 1991-2011 (sede espositiva PArCo2 di via Bertossi) in particolare attraverso le iniziative collegate alla mostra, gli incontri-dibattito “Europa del disincanto” giovedì 29 novembre e “Dove vanno i Balcani?” giovedì 6 dicembre.

«L’apertura del ciclo martedì 13 novembre su “Europa tra crisi economica e incertezza politica” – spiega la presidente dell’Irse Laura Zuzzi – è affidata ad Alessio Sacchi, giovane ricercatore, con laurea magistrale in Scienze internazionali e diplomatiche, master a Parigi in Studi economici e giuridici dell’Ue, nonché tra i vincitori dell’ultimo Concorso Irse “Europa e i giovani”». Si ripercorreranno brevemente cause e  lo svolgimento della crisi dell’euro partendo dalla situazione greca per poi affrontare il tema delle misure prese dall’UE e soprattutto di quelle NON prese e che invece servirebbero.

E saranno altri due giovani di vaglia, anch’essi selezionati dal Concorso dell’Irse, a trattare di “Dove vanno i Balcani?”, Giacomo Tinelli, dell’Università di Roma Tre (giovedì 6 dicembre ) e Gilberto Pelosi, del Collège d’Europe di Bruges (martedì 18 dicembre su “Un’unione federale per le sfide post-globali”). Al centro del cartellone, come anticipato (giovedì 29 novembre) è previsto l’intervento di uno tra i maggiori storici italiani dell’Europa centrale, Francesco Leoncini, curatore del recente volume “L’Europa del disincanto: dal ’68 praghese alla crisi del liberismo”

«Leoncini – spiega ancora Laura Zuzzi – a partire dal recente saggio che offre un bilancio dei primi vent’anni delle società postcomuniste , si soffermerà sulle condizioni sociali e politiche delle nuove democrazie, evidenziando anche le pesanti involuzioni e anche un certo conseguente “disincanto” delle popolazioni, convinte che dopo la fine del comunismo si potesse aprire un lungo periodo di pace e di prosperità. Una ricerca di Europa, di come la vorremmo nel contesto globale ma con uno sguardo speciale a est, nella convinzione – come afferma Leoncini – che gli obiettivi della primavera di Praga di creare un “socialismo dal volto umano” sono oggi più attuali che mai nel momento in cui il modello neoliberista impostosi ovunque dopo l’89 mostra in tutta evidenza il suo fallimento».

A concludere il ciclo di incontri sarà un appuntamento fra cultura, attualità e musica: giovedì 20 dicembre, Zhani Ciko, direttore del Teatro Nazionale dell’Opera e Balletto di Tirana, tratterà di “Albania una difficile transizione verso la democrazia”. L’occasione per fare il punto su una nazione – emblema della difficile rinascita est-europea dopo il crollo del comunismo, seguirà  un intervento musicale della pianista Rudina Ciko.

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