Braccialetti rossi, intervista agli attori

Emilio Buttaro con Davide e Leo
Emilio Buttaro con Davide e Vale

Apertura col botto alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi, sabato scorso, con la presenza di alcuni attori di “Braccialetti rossi”, la fortunata serie tv. Più di seimila persone, tra cui tantissimi ragazzi, hanno accolto i loro beniamini ed alcuni hanno avuto modo di parlarci, di abbracciarli, fare con loro l’ immancabile selfie. Insieme a Carmine Buschini (Leo, il leader), Brando Pacitto (Vale, il vice leader) e Mirko Trovato (Davide, il bello) anche lo scrittore spagnolo Albert Espinosa e Niccolò Agliardi che ha curato le musiche della fiction. «Sto lavorando per altri progetti», ha detto sul palco Espinosa, autore di “Pulseras rojas”, il libro che ha ispirato la serie televisiva, nel quale racconta la sua storia segnata dal cancro che dai 14 ai 24 anni gli ha fatto perdere un pezzo di gamba, un polmone e una parte del fegato. Ma se la fiction ha registrato un autentico record di ascolti, buona parte del merito è dei giovani attori.

braccialetti-rossi-attori«Abbiamo girato diversi ospedali in Italia – ci ha spiegato il leader Leo (Carmine Buschini) – e ricevuto dei sorrisi da parte di persone che vivono veramente la realtà che noi interpretiamo. Sono affezionati ai valori dei nostri personaggi ma in realtà sono davvero loro le persone speciali. Se per me è stata la prima esperienza in fatto di recitazione? Prima avevo girato quattro spot pubblicitari per la Coca Cola. Sicuramente la recitazione è stato sempre il mio sogno. Il regista Giacomo Campiotti è stato il nostro papà sul set. Fin dal primo giorno ci ha aiutato molto, consigliandoci di recitare il meno possibile, insomma ci ha catapultati nel miglior modo in questa grande storia».

Emilio Buttaro con Leo
Emilio Buttaro con Leo

E a proposito di Albert Espinosa dice: «Con lui c’è stato un grande incontro e per me è una persona speciale. Tutte le volte che racconta l’adolescenza, dice che sono stati gli anni più belli della sua vita».
«L’esperienza di questa fiction – ci ha spiegato il vice leader Vale, (Brando Pacitto), mi ha fatto crescere e capire tanto, in particolar modo quali sono le cose importanti della vita. Due anni fa, quando abbiamo realizzato la prima serie, abbiamo vissuto tutti insieme in un residence. Parlavamo delle nostre insicurezze, delle nostre passioni, di quello che volevamo fare, così ci siamo conosciuti bene già dall’inizio. La figata che ha fatto Giacomo Campiotti è che è riuscito a trovare dei ragazzi molto simili ai personaggi che interpretiamo ed io credo di somigliare molto a Vale, proprio dal punto di vista caratteriale».
E Davide (Mirko Trovato), il bello, in che maniera è stato scelto? «Ero in un bar e ho trovato un volantino che parlava di un provino – dice -. Mi sono presentato ma non sono stato preso perchè non avevo un’agenzia alle spalle. Ho detto ai miei genitori che mi interessava così mi sono iscritto ad un’agenzia. Dopo vari provini ho fatto quello per Braccialetti rossi, in realtà sono stati sette i provini per la fiction. Se è stato difficile fare l’angelo custode dei braccialetti rossi? A volte sì, perchè il regista mi metteva sopra i mobili, ma forse in qualche circostanza volta era complicato per gli altri ragazzi che non mi dovevano vedere anche se c’ero, ma ci siamo davvero divertiti tutti».
E intanto il mondo di “Braccialetti rossi”, a breve dovrebbe registrare un’altra tappa, con l’inizio delle riprese, in estate, della nuova e già attesissima serie, di una fiction divenuta un vero e proprio fenomeno di costume.

Emilio Buttaro

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto