Le Unioni Civili tra diritti, “diversità” e amore

Il Senato ha approvato il DDL Cirinnà sulle Unioni Civili e sulle Coppie di fatto, dopo trent’anni di battaglie perse e molte discussioni, spesso inutili, sull’opportunità di conferire agli omosessuali e ai conviventi etero gli stessi diritti e doveri dei coniugi. Si è sempre ragionato tenendo presente un codice morale fondato però su pregiudizi e su norme precostituite per salvaguardare lo status quo di chi deteneva il potere. I tempi, tuttavia, sono ormai maturi e per fortuna, seppur lentamente, l’essere umano è diventato prioritario in Occidente almeno su carta. Nei fatti, tuttavia, le cose sembrano andare in un’altra direzione, perché i cosiddetti “diversi” sono ancora derisi ed emarginati. La diversità è al contrario un pregio da valorizzare e non un difetto. Tutti siamo diversi e l’omologazione è il male del nostro tempo. L’omofobia nasce proprio da una forma mentis che vuole le persone tutte simili; invece è proprio l’eterogeneità che rende questo pianeta bello e vivo. Qualche giorno fa su National Geographic Wild ho visto un documentario, durante il quale la voce narrante ha detto che molte specie della Terra sono ancora sconosciute all’uomo. Ogni giorno la Natura crea e distrugge. Non possiamo sfuggire a questo processo innato e, se tentiamo di spiegarlo con il nostro piccolo Io, riducendo tutto a un mero calcolo matematico, non guardiamo la totalità delle cose, perdendo quell’unicità che è fuori e dentro di noi. La bellezza è dunque nella varietà.

Un'immagine del film "I segreti di brokeback mountain"
Un’immagine del film “I Segreti di Brokeback Mountain”

Quando si è tentato di parlare delle Unioni Civili e di diritti, molti si sono chiusi nella roccaforte della religione, menzionando Gesù e il Vangelo, senza conoscere affondo il significato delle parole di Cristo, il quale ha innanzitutto detto che non bisogna giudicare. Gesù ha inoltre specificato: «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio», anticipando di secoli il concetto mazziniano di “libera Chiesa in libero Stato”. Nessuno ha il diritto di ledere la libertà altrui, a patto che questa non usurpi le libertà collettive. Il premier, Matteo Renzi, ha dichiarato che, con l’approvazione del DDL sulle Unioni Civili, ha «vinto l’Amore». Che cos’è questo sentimento che supera gli ostacoli, unisce anziché dividere e ci dà la forza per superare le difficoltà anche quando la ragione ci suggerisce di arrenderci? Il film “The Danish Girl” (candidato a quattro premi Oscar) racconta la storia del pittore danese Einar Wegener (Eddie Redmayne), che a un certo punto si accorge di sentirsi a suo agio nei panni di una donna. L’uomo fa di tutto per cambiare sesso, rischiando la vita con due interventi chirurgici mai realizzati prima. L’artista, quando si trasforma in Lili, cambia completamente espressione. Ciò che però colpisce nella pellicola, diretta da Tom Hooper, è l’amore che Gerda Wegener (Alicia Vikander) prova per il marito Einar, un sentimento totale senza condizioni tanto che a un certo punto, dopo l’operazione, Lili dirà alla donna: «Che cosa ho fatto per meritare un amore così?».

Un'immagine del film "The Danish Girl"
Un’immagine del film “The Danish Girl”

I bambini a volte pensano che, per essere amati, debbano comportarsi in un certo modo, andando bene a scuola e rispondendo alle presunte aspettative dei genitori, così mettono in atto una serie di strategie in nome di un affetto che manca, per conquistare gli altri. Questo schema di pensiero potrebbe condizionare anche la loro vita adulta spingendoli a comportarsi a volte in modo innaturale e a fare delle scelte che non li soddisfano mai perché non in linea con la loro natura. Costruiscono quindi diverse maschere che mettono sul volto all’occorrenza per compiacere gli altri e per ricevere una briciola d’amore. Cosa fare? Il mondo sarebbe tuttavia migliore se ciascuno di noi imparasse a vedere nell’altrui sguardo una scintilla del divino che vive in tutte le cose, mettendo da parte i giudizi e aprendoci all’altro nell’autenticità che non significa adottare un atteggiamento accomodante e passivo. Tornando al tema delle Unioni Civili e ai diritti degli omosessuali, la settima arte ha spesso riprodotto le ansie e le frustrazioni di chi si sente isolato solo per la sua presunta “diversità” e qui non parliamo solo degli omosessuali ma ci riferiamo alle vittime del bullismo, per esempio, o a chi decide di cambiare vita rischiando di essere allontanato dalla società e anche dai familiari. Ci riferiamo a tutte quelle donne che ancora oggi, pur di essere “amate” e apprezzate, rinunciano a se stesse adeguandosi a logiche maschiliste prevaricanti. L’Amore, quando è autentico, è incondizionato. Ben venga dunque il decreto legge sulle Unioni Civili e sulle coppie di fatto, ma non basta, perché la vera rivoluzione va fatta nelle famiglie e nelle Scuole, dove ancora oggi quella presunta “diversità” è vista con enorme disagio. Qui potete leggere il testo del decreto legge con diritti e doveri: Unioni Civili e Coppie di Fatto.

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