RIGIDA…MENTE

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Mentalità rigide, poco propense alle novità, impoveriscono un territorio, rendendo intere comunità schiave delle loro stesse credenze. La rigidità annebbia la mente e indurisce il cuore, facendoci vivere nella prigione dorata dei pregiudizi, da cui nascono spesso violenze e guerre. Sulla barca della vita navighiamo in acque sconosciute senza chiederci dove siamo diretti e soprattutto senza mai guardarci allo specchio per scoprire dettagli inediti della nostra personalità. Basiamo tutta la nostra vita su convinzioni che non ci permettono di guardare e ascoltare, che non ci consentono di esprimere le nostre potenzialità. La mentalità rigida non ci fa cogliere le innumerevoli chance della vita, costringendoci a dire no quando in realtà vorremmo dire sì o viceversa! Le convinzioni, inculcate quando eravamo bambini, ci impediscono di vivere in libertà e di cogliere la vera essenza della vita, perché rendono poco flessibile la nostra mente, che di fronte al nuovo si contrare per tornare sempre sulla vecchia strada, conosciuta e quindi sicura, stabile. Così facendo però ci perdiamo il meglio mentre gli anni passano…

Al contrario chi ha una mente flessibile e predisposta alle novità, procede con passo sicuro sulla via maestra, conscio che quelli che gli altri definiscono momenti negativi non sono altro che stimoli per crescere e fare meglio. Costui sarà fiducioso e responsabile, perché fonderà tutta la sua vita su valori solidi, come il rispetto del prossimo e l’onestà, e non si farà circuire da personaggi senza scrupoli, né sarà tentato da facili scorciatoie.

John Merrit era una persona che aveva tutte queste caratteristiche: poneva al di sopra di tutto il senso della giustizia e la passione che nutriva per il suo lavoro. Era un giornalista di altri tempi che voleva dare voce a chi non ce l’aveva e lavorava con l’entusiasmo di un bambino. Non aveva paura dei no, forse proprio perché si faceva guidare dal suo nobile fine.

Apriamo dunque le nostre menti e impegniamoci, proprio come Merrit, in quel che facciamo, sia per noi stessi, sia per la società!

Maria Ianniciello

 

 

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