Nuovo Governo: Renzi ha tutto da perdere, adesso solo fatti

Giorgio Napolitano con matteo Renzo durante il giuramento - Foto del Quirinale
Giorgio Napolitano con Matteo Renzi durante il giuramento – Foto del Quirinale

 

Quando nasce un nuovo Governo, le polemiche sono solo chiacchiere inutili, perché i giudizi vanno sempre formulati sui dati di fatto e non sul nulla; Matteo Renzi ne ha ancora di strada da fare e quindi nel corso di questi mesi dovrà dimostrare con le azioni concrete che il suo Esecutivo funziona. Perché l’Italia non è una città. L’Italia non è Firenze. Perciò, diamogli tempo.

Il Governo Renzi - Foto Quirinale
Il Governo Renzi – Foto Quirinale

Il primo ministro, una volta ottenuta la fiducia del Parlamento, dovrà mettersi al lavoro per far crescere un Paese che, nonostante abbia i mezzi per progredire, vive di rendita, traendo ancora beneficio dai progressi fatti negli anni del boom economico. L’Italia, che è ferma agli anni Settanta, va ammodernata in tutti i suoi ambiti snellendo innanzitutto la burocrazia, sempre più macchinosa, e risolvendo, dopo anni di silenzio, la questione meridionale con metodi diversi e innovativi, poiché non c’è sviluppo complessivo senza la crescita del Meridione, il quale necessita soprattutto d’infrastrutture. Una Nazione senza servizi, è una Nazione senza anima! Attenzione, però, a non fare di Matteo Renzi il salvatore della Patria, perché per crescere il nostro Paese ha bisogno di una vera e propria alleanza di cervelli, dove ciascuno, partendo da me che scrivo e da te che leggi, faccia il proprio dovere, lavorando in sinergia per un obiettivo comune. Il nuovo premier, dunque, questa mattina ha giurato, insieme ai sedici ministri, di cui otto uomini e otto donne. L’età media dell’esecutivo è quarantacinque anni; il funzionario più giovane è Maria Elena Boschi, 33 anni, mentre il ministro più anziano è Pier Carlo Padoan, 64 anni, all’Economia. Per la prima volta il ministero della giustizia è affidato a una donna; si tratta di Roberta Pinotti, 53 anni.

Un governo, dunque, del premier. Come ha affermato Ezio Mauro sul quotidiano “La Repubblica”, il quale sostiene che Renzi gioca il tutto e per tutto su stesso. Un rischio, notevole. Il nuovo presidente del Consiglio, infatti, ha tutto da perdere e nulla da guadagnare, se le cose dovessero andare male, come ammette lui stesso, sottolineando che se si sbaglia la colpa sarà solo sua e promettendo che il suo esecutivo durerà fino al 2018.

Noi di Cultura & Culture siamo fiduciosi. A Matteo Renzi e alla sua squadra un grande in bocca al lupo.

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Maria Ianniciello

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