BESSE COOPER E IL SEGRETO DELLA LONGEVITÀ

Besse Cooper – foto da Facebook

Besse Cooper: il suo nome ha fatto il giro del mondo in poche ore e ha riaperto un capitolo di grande interesse: quello della longevità. La cara signora di Monroe, nello stato americano della Georgia, è morta infatti alla veneranda età di 116 anni, dopo essere stata registrata nel libro dei Guiness come la persona più anziana vivente nel mondo. La nonnina ha attraversato tre secoli di storia e ha avuto quattro figli, tutti ancora viventi e in buona salute. Sidney, 77 anni, ha raccontato che la madre è deceduta serenamente in una casa di riposo subito dopo essersi fatta tagliare i capelli e aver gustato un’abbondate colazione.

Besse Cooper era stata riconosciuta una prima volta dal libro dei Guinness come la persona più vecchia del mondo nel gennaio 2011. Il titolo le era poi stato strappato per alcuni mesi dalla brasiliana Maria Gomes Valentim, nata 48 giorni prima di lei. La Cooper ne era tornata in possesso alla morte della Valentim, nel giugno 2011.

Ma qual è il segreto per vivere a lungo in buona salute? È la domanda che l’umanità si è posta fin da sempre e a cui ha cercato di dare risposte che affondano le radici nella magia, nella religione, nella scienza e nella genetica a seconda delle diverse epoche e culture. L’uomo, in ogni parte del mondo, è sempre stato affascinato dall’idea di vivere a lungo, o forse addirittura in eterno, di conservare per sempre bellezza e giovinezza.

© rudall30 – Fotolia.com

La medicina e la genetica hanno svelato solo in parte il segreto della longevità, che sembra risiedere in Oriente, presso la popolazione degli Hunza, che vive ai piedi della catena dell’Himalaya, in una piccola valle del Pakistan, al confine con la Cina. Si tratta di un popolo dalle origini misteriose, ritenuto il più longevo al mondo. La sua gente vive fino a 120, e in alcuni casi fino a 140 anni senza ammalarsi mai, tranne rari casi di febbre. Gli uomini hanno figli fin oltre i 70 anni e fino a 100 lavorano i campi. La morte arriva dolcemente, senza sofferenze.

Sono proprio gli Hunza a svelarci il segreto della longevità che, a ben guardare, è molto meno misterioso di quanto si creda. Tutto dipende dall’alimentazione e da una vita sana. Gli Hunzi si nutrono prevalentemente di miglio, orzo, grano saraceno, frutta, come albicocche, ciliegie, more, pesche, pere e melograni, pane integrale, germe di grano, germogli di piselli, noci, legumi lessati, formaggi solo freschi o fermentati, poca carne, sale limitato, verdure come cavoli, spinaci, rape, pomodori. Tutto ciò che proviene dalla loro terra, insomma, e che nulla ha a che vedere con i prodotti industriali. Anche la bassa quantità di carne consumata è un elemento sostanziale della longevità di questo popolo.

Un altro segreto è la naturale predisposizione al sorriso e alla positività. Gli Hunzi, infatti, sono sempre di buon umore, anche di fronte alle difficoltà, non si arrabbiano e non si fanno prendere dall’ansia ma conservano una naturale felicità che gli allunga la vita.

Per noi occidentali, presi dalla corsa affannosa della quotidianità, vivere senza stress sembra impossibile, così come avere un’alimentazione sana. E per rimediare ai danni di comportamenti sbagliati, ci imbottiamo di integratori, medicinali e prodotti di bellezza, e scarichiamo l’ansia in rovinosi esercizi in palestra, che ci lasciano senza energie e senza pensieri. Il segreto per vivere più a lungo, ma soprattutto per innalzare la qualità della vita, è uno. Anzi due: mangiare bene e sorridere sempre.

Piera Vincenti

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