Pomigliano jazz winter, Richard Galliano conquista tutti

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Uno scorcio della chiesa di Santa Maria di Donnaregina a Napoli © Errico Sarmientos

Per il terzo appuntamento dell’edizione invernale del Pomigliano Jazz in Campania si è tenuto, ieri sera, tra le splendida mura barocche del Museo Diocesano, ospitato nella chiesa di Santa Maria di Donnaregina a Napoli, il concerto del fisarmonicista francese Richard Galliano. Un solo concert di gran classe quello dell’ artista di origini italiane che, arricchito dalla immensa bellezza di capolavori artistici come quelli di Solimena, Falcone, Giordano e il tesoro di San Vincenzo Ferrari,  ha ispirato il pubblico immergendolo in una mistica contemplazione. Galliano è un musicista notoriamente famoso per la continua ed instancabile ricerca musicale. Dopo essersi dedicato a Johann Sebastian Bach e Nino Rota, il suo lavoro discografico più recente è completamente incentrato su “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

Richard Galliano
Richard Galliano © Errico Sarmientos

Il suo jazz vive della potenza emanata dalla fisarmonica, uno strumento complesso e completo al contempo, in grado di offrire sfumature sempre nuove a qualsiasi brano eseguito. Momenti di grande lirismo hanno accompagnato gli ipnotici movimenti di questo strumento dal fascino irresistibile. Con un repertorio a metà strada tra tango e tradizione partenopea Richard Galliano ha saputo racchiudere passione, pathos, dramma e aulicità in un momento musicale che ha inteso rappresentare il cerchio della vita. Tra i sentieri e i vicoli dell’esistenza di ciascuno, il fruscio delle note di Galliano rincorre la mente che non smette mai di errare, girovaga, in un mondo che ha ancora tanto da offrire. Finale vorticoso tra le note delle indimenticabili  “Te voglio bene assaje” e “Nel blu dipinto di blu” mentre uno scroscio infinito di applausi ha rinnovato il miracolo dell’arte.

 Raffaella Sbrescia

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