Notte bianca a Napoli tra luci ed ombre

NOTTE BIANCA NAPOLIUn caffè a Via Luca Giordano, una passeggiata nella movimentata Via Scarlatti, una pizza nell’elegante Piazza Vanvitelli e poi sempre più su, sempre più vicino alle stelle sulle panchine di San Martino. Questo e molto altro si potrà fare durante la seconda edizione della Notte Bianca a Napoli, il prossimo 12 ottobre 2013. Il cuore del Vomero, fulcro dell’antica essenza della cosiddetta Napoli Bene, aprirà, quindi, le porte ai cittadini, residenti e non, per lasciare che ciascuno possa coglierne la bellezza e tornare a casa con il cuore più pieno e più leggero al contempo.

Le notti di Napoli, però, sono, a dire il vero, sempre più bianche: i cittadini adorano fare le ore piccole tra un coppetiello di fritturine, una pizza, una birra in riva al mare e una chiacchiera tra amici a Via Aniello Falcone eppure, si sa, l’ufficialità dell’evento patrocinato dal Comune dà sempre l’idea che si tratti di una serata speciale. Tuttavia ci sono dei lati oscuri che sarebbe opportuno approfondire: nel bando messo appunto dall’amministrazione comunale di Napoli c’è scritto che tutti coloro che prenderanno parte alla manifestazione, per quanto riguarda la sezione comunicazione, promozione,musica, spettacolo e intrattenimento, potranno farlo a condizione che la loro partecipazione non solo non debba comportare alcun costo per il comune ma che debba essere comprensiva delle spese di produzione, organizzazione e gestione. Così si legge, infatti, nella sezione B del bando: «gravano esclusivamente sull’istante la responsabilità della sicurezza, i costi per la fornitura, la posa in opera e l’allestimento, secondo le prescrizioni di legge, di tutte le strutture necessarie alla performance ovvero palco e/o pedana, service audio/luci, strumentazione musicale, fornitura elettrica, adempimenti Siae e tutte le autorizzazioni previste dalla normativa in materia di spettacolo». Alla luce di quanto sopra, che senso ha organizzare un evento “non evento”? In un periodo di crisi latente come questo, il bando risulta molto simile ad una presa in giro, le polemiche ormai imperversano da giorni e, se l’obiettivo della serata fosse quello di dare una boccata d’ossigeno ai negozianti in agonia, c’è da chiedersi, allora,  come sia possibile comprare di notte se non lo si può fare nemmeno di giorno. Alle ricche fashion victims notturne l’ardua sentenza.

Raffaella Sbrescia

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto