Milano rivive Giovanni Testori, il poeta pendolare

Giovanni Testori. Ph by Valerio Soffientini
Giovanni Testori. Ph by Valerio Soffientini

Venti anni fa il 16 marzo del ’93, moriva a Milano, Giovanni Testori. Era un drammaturgo, uno scrittore. Uno storico dell’arte. Venerava il culto cattolico. Quanto il Fascismo e i libri. Amava Manzoni e Caravaggio. Così si sentiva vicino a Dio. Per ricordare la sua dedizione nei confronti della Lombardia, il Comune di Milano e l’Associazione intitolata appunto Giovanni Testori ha promosso, in otto biblioteche, una mostra in suo onore.

La mostra nell’insieme – Oggi, lunedì 2 settembre, le parole dell’assessore alla cultura, Filippo Del Corno, pronunciate nella Sala del Grechetto della  Biblioteca Sormani, ci ricordano che Testori abitava nella uggiosa periferia milanese e ogni mattina, da buon pendolare, in treno arrivava in centro per lavorare nel suo studio a Brera. Con la mostra nelle biblioteche, l’amministrazione milanese vuole ringraziarlo e ricordarlo proprio tra i libri, in quei luoghi, che hanno creato l’humus della sua esistenza. Quindi saranno esposti oggetti personali, materiali inediti, fotografie che ritraggono Testori nella sua vita quotidiana. Le biblioteche rionali per lui erano la sua seconda casa. Nel corso delle visite guidate è previsto un momento di incontro e approfondimento per il visitatore.  Gli appuntamenti iniziano domani, 3 settembre, per concludersi a fine gennaio 2014. Ogni data ha un proprio tema: teatro, libri, amicizie. L’arte nel comunicare attraverso le copertine dei suoi libri. L’amicizia con la sua cara amica Franca. E ancora, lui, lo scrittore pendolare. La religione. Un appuntamento singolare, per riscoprire la vita di un uomo che per Milano ha vissuto tutto il suo tempo.

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