Le ragazze di Wall Strett: trama e recensione del film

Femministe quanto e forse più di Thelma e Luise, queste ragazze di Wall Street sconvolgerebbero anche Mr. Gordon Gekko. Sono, dopotutto, le degni eredi del team di Ocean’s Eight. Mica gente qualunque! Scalpitanti, determinate e volitive, hanno come unico obiettivo quello di far soldi facili, a costo di rischiare ogni cosa in nome di un crescente desiderio di rivalsa.

Eppure c’è un però. Le ragazze di Wall Street sono donne e oltre le gambe c’è di più. Molto di più! Anche se si spogliano. Anche se mostrano le loro fattezze ad un pubblico di uomini d’affari che, annoiati e ogni tanto festanti, si riversano negli strip club alla ricerca dell’agognato piacere in una metropoli che non dorme mai.

Le ragazze di Wall Street trama

Le ragazze di Wall Strett: trama e recensione

Ma il potere femminile nel film non è solo nei corpi sinuosi bensì nelle menti argute di questi personaggi che non sono alla ricerca di un autore bensì dell’indipendenza. Qui le spogliarelliste non sembrano delle ‘poco di buono’ né delle vittime, sono al contrario responsabili ed artefici del loro destino.

Queste donne comunque hanno sensibilità, amano la famiglia e come dice Ramona (Jennifer Lopez) sono difettose perché possono essere mamme! E la «maternità è una malattia mentale». Per i figli, infatti, si manda tutto al diavolo e si commettono delle leggerezze che gli uomini non farebbero. E… non è una sorta di cliché.

L’odore dei soldi…

Insomma queste ragazze piangono…si emozionano. Inoltre, sanno fare gioco di squadra andando contro ogni pregiudizio e definendosi ‘sorelle’ proprio come farebbero i loro ‘colleghi’ uomini. Ma, a differenza di questi ultimi, non hanno pudore nel mostrare le rispettive debolezze alle altre. Di conseguenza nel team c’è chi vomita per la paura e chi si fa in quattro per l’ultima arrivata dimenticando che «gli affari sono affari».

Ne Le ragazze di Wall Strett, la macchina da presa di Lorena Scafaria crea da subito un fugace movimento come per evidenziare l’incertezza di Destiny (Constance Wu) che, spogliarellista quasi alle prime armi, cerca di farsi spazio nel club dove lavora con difficoltà. Fino a quando non incontra la spregiudicata Ramona che le insegna i trucchetti del mestiere, come farebbe un allenatore con il più promettente degli sportivi.

Ramona però non è rude come Frank di Million Dollar Baby, né motivante come Mickey Goldmill di Rocky, è al contrario accomodante. Ad ogni modo Destiny prende coraggio e si fa largo tra le altre con l’aiuto dell’amica. Ad un certo punto, però, il destino o meglio Wall Street ci mette lo zampino: con la crisi quasi tutti finiscono in bancarotta, anche i vecchi ‘polli’ da spennare.

Il tempo è inclemente e passa veloce. Ramona e Destiny – alle quali si unisono anche Annabelle (Lili Reinhart) e Diamont (Cardi B)  – si ritrovano e, messe alle strette, decidono di formare una gang per risentire così l’odore dei soldi.

Le ragazze di Wall Street trama
Constance Wu and Jennifer Lopez star in HUSTLERS (italian title Le ragazze di Wall Street)

Una voce nel coro…

Le ragazze di Wall Street è, dunque, un film ironico e tagliente come l’articolo giornalistico al quale si ispira e che è uscito sul New York Magazine creando scalpore e diventando subito virale.

La regista sfrutta, quindi, l’espediente narrativo dell’intervista con degli ottimi controcampi e degli intensi primi piani che mettono a nudo Destiny e rilevano l’incredulità di Elizabeth (Julia Stiles), la giornalista che scriverà l’articolo.

Guidati dalla voce di Destiny, andiamo così indietro nel tempo. Partiamo dal 2007, attraversiamo la crisi finanziaria del 2008 ed arriviamo agli anni in cui la gang di spogliarelliste, con una serie di espedienti, truffò i suoi clienti. Infine giungiamo ai nostri giorni e quindi all’epilogo.

Le ragazze di Wall Street è dunque un film che di certo farà parlare di sé. Non è per moralisti né per ben pensati. In America la pellicola ha ottenuto un notevole successo al box office proprio perché descrive, senza mezzi termini e con ironia, la macchina mangia soldi statunitense.

Come abbiamo visto, il film ci fa calare nei panni di un gruppo di donne che rappresenta degnamente il sistema delle carte di credito, degli acquisti compulsivi di I love shopping, degli investimenti insostenibili, delle sregolatezze notturne, del mercato del lusso… del consumismo sfrenato. Una voce nel coro, dunque! (Marica Movie and Book – seguimi sui social)

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