L’anima vola, infiniti flussi di emozioni per Elisa

Elisa Toffoli @ Fabio Lovino
Elisa Toffoli © Fabio Lovino

“L’Anima Vola” è il nuovo album di inediti di Elisa Toffoli. Undici tracce, interamente in italiano, con cui la cantautrice prende per mano l’ascoltatore e lo porta con sè in un mondo fatto di note leggiadre e di parole dolci che, come un balsamo, alleviano lo spirito e i sensi. “L’Anima vola” è un disco di evoluzione, di crescita, di comprensione del passato e di acquisizione della necessaria maturità per affrontare il futuro. La maternità ha rappresentato, per Elisa, un magico tocco in più : alla dolcezza si uniscono la combattività, un’ inedita energia ed una grinta che rendono questa nuova Elisa assolutamente imprevedibile nella sua semplicità.

Elisa Toffoli @ Fabio Lovino
Elisa Toffoli © Fabio Lovino

Il disco si apre con “Lontano da qui”: sonorità anglosassoni accompagnano la leggiadra voce di Elisa che spalanca le porte di un altrove in cui perdersi e smarrirsi a tal punto da non ricordarsi delle lacrime e dei dolori della vita. “Pagina bianca” è il manifesto di un’anima in divenire che non conosce i propri limiti e che, tra un se e un ma, dovrà trovare il coraggio di guardare il cielo per trovare un motivo da restituire al mondo. “Un filo di seta negli abissi” è una ricerca interiore fatta senza paura di sbagliare: un atto d’amore dovuto a se stessi. La bellissima title track “L’anima vola” è davvero aria nuova da inspirare ed espirare, instancabilmente e da ripetere come un mantra: “l’anima vola, mica si spegne”. Sonorità del tutto nuove ed elettrizzanti in “Maledetto labirinto”: le incursioni elettroniche che rimandano ai dorati anni ’80 conferiscono adrenalina al concept del brano: “Io non starò lì ferma immobile ad aspettare che mi spingi sopra il ciglio… non mi pensare così fragile qui ad aspettare che mi guardi andare a fondo come un sasso”.

Elisa Toffoli © Meschina
Elisa Toffoli © Meschina

A seguire, la prima delle collaborazioni illustri contenute nell’album: “E scopro cos’è la felicità”, il brano che Tiziano Ferro ha dedicato ad Emma Cecile, la primogenita di Elisa, è una dolcissima dedica intrisa di r’n’b: “C’è un oceano di motivi per essere felici”. “Quando sorridi scopro cos’è la felicità” e poi ancora “Tu sei lo spazio che mi separa da tutti i mali e ti ringrazio, ti ringrazio…..” sono parole talmente nobili che non necessitano un ulteriore commento. Qualora non ci si fosse ancora abbastanza commossi ecco sopraggiungere “A modo tuo” la speciale ninna nanna che Luciano Ligabue ha voluto regalare ad Elisa: “Sarà difficile dire tanti auguri a te, a ogni compleanno vai un po’ più via da me. A modo tuo, andrai a modo tuo. Camminerai e cadrai, ti alzerai sempre a modo tuo” canta Elisa, “sarà difficile lasciarti al mondo e tenere un pezzetto per me e nel bel mezzo del tuo girotondo non poterti proteggere”: strappalacrime. “Specchio riflesso” è una dichiarazione di cambiamento ed una richiesta di identificazione dai tratti enigmatici. “Ancora qui”, la colonna sonora del film Django Unchained di Quentin Tarantino, musicata da Ennio Morricone, offre, dopo un velocissimo omaggio a Beethoven, un forte ricordo di una perdita affettiva che, in realtà, non è mai stata tale. “Non fa niente ormai” è un altro frutto dell’infinito amore materno sbocciato in un cuore che trabocca ancora di emozione di fronte al miracolo della vita mentre “Ecco che”, il brano che Giuliano Sangiorgi ha scritto per il film di Giovanni Veronesi “L’Ultima ruota del carro”, disegna e intaglia le incisioni della cornice di un disco prezioso.

 Raffaella Sbrescia

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto