La Scuola di ballo del teatro alla Scala sul palcoscenico dello Strehler

Dal 9 al 13 maggio 2012, la Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala torna sul palcoscenico del Teatro Strehler di Milano per l’annuale appuntamento con lo spettacolo istituzionale. La serata si apre con una presentazione della Scuola, ideata da Frédéric Olivieri, direttore del Dipartimento Danza e della Scuola di ballo dell’Accademia, in cui si esibiscono gli allievi al fine di illustrare i diversi livelli accademici. Le coreografie originali, sulle note di Johann Sebastian Bach, sono a cura dei docenti.
Segue Balthus Variations una nuova creazione di Emanuela Tagliavia, insegnante di danza contemporanea della scuola e coreografa, su musica originale di Giampaolo Testoni. I corpi, i gesti, i movimenti delle figure adolescenziali di celebri opere di Balthus, da Ragazza con gatto a Thérese che sogna, da La partita a cartea La tazza di caffè, rivivono sulla scena nell’interpretazione di una ventina di allievi del 4° e 5° corso in una costruzione circolare in cui momenti individuali si alternano a momenti corali.
Quindi un omaggio a Roland Petit con l’esecuzione di Gymnopédie, creato dal grande coreografo francese per il balletto Nazionale di Marsiglia sugli omonimi tre pezzi per pianoforte di Erik Satie. Gymnopédie nacque inizialmente per Ma Pavlova, del 1986, e venne poi sviluppato per Tout Satie, spettacolo – o dance concert, come lo chiamava Petit, – in un solo atto, del 1988.
Per la prima volta a Milano, gli allievi interpretano Evening Songs creato nel 1987 da Jiří Kylián, artista di origine ceca indiscusso protagonista della danza contemporanea, anima del Nederlands Dans Theater sin dal 1973. Il balletto, per tre coppie di danzatori, introduce elementi di danza folk sulle note di Čtyři sbory (Four Choruses) op. 29 e di V přirodě (In Nature’s Realm) op. 63 di Antonin Dvorák. Come era già avvenuto nel 1978 con Sinfonietta su musiche di Janacek, Kylián sceglie composizioni di un celebre connazionale per accompagnare una sua creazione. I costumi, disegnati dallo stesso Kylián, con Joke Visser, prevedono per le ballerine delle ampie gonne chesulla scena vanno a comporre forme suggestive.



Si chiude con un vero classico, Il Regno delle ombre da La Bayadère di Marius Petipa, creazione del 1877 con le musiche di Ludwig Minkus. La coreografia costituisce un caposaldo del repertorio romantico in cui particolarmente vivo è il gusto per l’esotismo, il soprannaturale e il sentimentalismo.

Lo spettacolo costituisce uno dei numerosi impegni a cui sono chiamati ogni anno gli allievi della Scuola di ballo, che rappresenta il cuore del Dipartimento Danza, uno dei quattro dipartimenti in cui si articola l’ampia offerta formativa dell’Accademia Teatro alla Scala: Musica, Palcoscenico-Laboratori, Management.
Il Dipartimento, diretto oggi da Frédéric Olivieri, oltre alla Scuola di ballo, nata nel 1813, propone corsi per insegnanti di danza e corsi di propedeutica destinati a bambini fra i 6 e i 10 anni, cui nel 2010 si è aggiunto il primo corso online in Italia per insegnanti di danza. La Scuola è divenuta negli anni un privilegiato “vivaio” per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e per le più importanti compagnie in Italia e all’estero, grazie alla preparazione dei ballerini, che, forti di un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e moderno-contemporanea, padroneggiano un repertorio sempre più ampio e diversificato. Ciò è possibile poiché gli allievi non solo hanno l’opportunità di affiancare alle lezioni degli autorevoli maestri scaligeri, delle masterclass di coreografi e danzatori di fama internazionale come Davide Bombana, John Clifford, Vladimir Derevianko, Nanette Glushak, Cynthia Harvey, Monique Loudières, Patricia Neary, Pompea Santoro, Suki Schorer, Aaron Watkin, solo per citarne alcuni, ma anche di interpretare nei più importanti teatri italiani ed europei alcune delle più note coreografie della danza contemporanea, eccezionalmente concesse alla scuola. Ormai entrati nel repertorio degli allievi: Serenade, Theme and variations e Who cares? di George Balanchine, La Bella Addormentata di Mats Ek, The Vertiginous Thrill of Exactitudedi William Forsythe, Symphony in Ddi Jiří Kylián, Larmes Blanchesdi Angelin Preljocaj. L’esperienza formativa si arricchisce inoltre della partecipazione a diversi titoli della stagione scaligera.  Il 9 giugno gli allievi dell’ultimo anno riceveranno il Diploma dopo aver sostenuto gli esami finali.


18 aprile 2012 ore 18.30

Commenti

commenti

1 commento su “La Scuola di ballo del teatro alla Scala sul palcoscenico dello Strehler”

  1. APENAS PALAVRAS

    1. Eu vim de longe, de tão longe, que somente o teu coração pode alcançar essa distância e este sorriso que o amanhã me pedir para te dar.
    Compreendo a tua surpresa diante do que eu te digo. Porém, qual surpresa poderá ser melhor do que o vale encantado que eu trouxe para ti?
    Sim, bem sei que a tuas saudades são maiores do que o encontro de todas as tuas melhores circunstâncias. Mas a saudade tem isso de sempre ser maior do que temos no presente. Porque toda saudade é incompleta por si mesma.
    Porém… Do que te vale mais recordar do que viver? Mais desejar completar a tua saudade do que preencher os teus dias com novas oportunidades?
    Tu me dizes que não as têm? Abraço-te com meu carinho e solidarizo-me contigo…
    Eu também vim de longe para me encantar com suas lindas e sábias palavras que alcançaram meu coração.
    Obrigada grande poeta. Adorei vir aqui e me deslumbrei com as maravilhas de suas inspiração.Tomei a liberdade em postar este comentário em teu blog… Retribuindo desta forma, de uma maneira carinhosa a sua expressiva visita no meu blog, as quais as têm enriquecido com seus mais refinados comentários… Um bom final de semana!
    Um grande abraço! E um carinhoso beijo…. http://www.uanderesuascronicas.blogspot.com

Lascia un commento

Torna in alto