La famiglia Addams, il cartone: recensione e trama

La Famiglia Addams è un cartone animato dal forte messaggio socio-politico. Quindi, mi chiedo subito, chi sono le persone armate che inseguono Morticia e Gomez Addams subito dopo le nozze? Io li definirei i fautori dell’omologazione. In sintesi sono tutti coloro che non accettano la diversità.

Come era accaduto nella serie cult degli anni Sessanta, questo nuovo film d’animazione, difatti, è una finestra sui tempi moderni. Ma qui è il collettivo che conta, non l’individualismo oltranzista. Il cartone è nello specifico un ritratto di quei villains un po’ bonaccioni, che si riconoscono solo nella famiglia e che sono cultori dei rituali iniziatici.

Comincio col dirvi che questa nuova versione de La Famiglia Addams ha perso un po’ di umorismo e brio, nonostante le buone intenzioni e quella capacità, tutta degli Addams, di rendere visibile l’invisibile e accettabile ciò che non lo è.

Il dark entra, dunque, nella nostra quotidianità, con questo cartone, ma lo fa troppo in punta di piedi o per meglio dire in modo fin troppo trasversale. (In calce trovi la versione video della recensione, ndr).

La Famiglia Addams cartone

La famiglia Addams, trama e recensione del cartone

Morticia e Gomez si trasferiscono in New Jersey dove sperano di trovare la serenità. La loro dimora ideale sarà un vecchio manicomio, dal quale è scappato anche Lerch, l’uomo che diventerà il maggiordomo de La famiglia Addams.

Passano tredici anni e la fitta nebbia che avvolge la casa comincia a diradarsi. Al di sotto della collina c’è una città colorata ed allegra, sulla quale vigila – come una sovrana assoluta – la conduttrice televisiva e designer, Margaux Needler, il cui unico obiettivo è omologare i diversi per poterne trarre profitto. Gli Addams di conseguenza sono un fastidioso inconveniente.

Con il capello biondo patinato e il ciuffo un po’ alla Donald Trump, questa donna prima cercherà di rinnovare la casa degli Addams, rendendola più colorata e simile alle altre abitazioni, e poi, non riuscendo nell’intento di convincere i coniugi ad effettuare il folle restauro, fagociterà odio e vendetta negli abitanti della città per cacciare gli ‘intrusi’. Riusciranno gli Addams a farla franca? Lo scoprirete al Cinema.

La Famiglia Addams cartone
Credit: Metro Goldwyn Mayer Pictures © 2019 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

La famiglia Addams: le linee narrative del cartone

In questo film d’animazione si intrecciano tra loro più linee narrative però il fil rouge di tutto il cartone è il tema dell’emigrazione e della lotta verso chi riteniamo diverso.

Nel substrato della pellicola c’è poi il rapporto, spesso conflittuale, tra madre e figlia. Morticia, infatti, non accetta che Mercoledì abbia idee differenti dalle sue e quindi cerca, seppur con poca irruenza, di ostacolare la figlia adolescente nell’importante processo di conoscenza di sé che avviene tramite l’esperienza e frequentando l’ambiente esterno con tutte le sue antinomie.

Gomez nel frattempo impone i suoi hobby e le proprie regole a Pugsley, il quale deve affrontare un’importante prova di iniziazione davanti a tutta la famiglia.

Quindi le conflittualità del nucleo familiare si intersecano con le discrepanze della collettività in un acceso confronto dialettico.

Ad ogni modo ciò che più si evince in questa nuova versione de La Famiglia Addams è l’incapacità della nostra epoca di accogliere anche quelle caratteristiche psichiche che ci disturbano.

Così i colori della città vengono anteposti ad una dimensione in bianco e nero, con qualche nota di rosso sangue (come l’abito di Morticia) perché le emozioni come la tristezza vengono spesso considerate patologiche.

La luce, quindi, deve per forza trionfare sulle tenebre e perciò dobbiamo sforzarci di essere tutti allegri e pimpanti anche quando vorremmo starcene per conto nostro così come fa la natura d’inverno che si chiude in sé. Eppure non ci è concesso.

Questo cartone animato riprende, allora, gli argomenti affrontati in Inside Out che aveva aperto questo filone narrativo, oggi molto seguito e spesso senza alcun criterio.

E a questo punto la domanda è d’obbligo: conviene far vedere ai bambini questo cartone? La risposta è sì, perché gli Addams sono una parte saliente della nostra cultura e questa pellicola è nel complesso gradevole e spassosa.

La Famiglia Addams cartone
Oscar Isaac as the voice of Gomez Addams (left) and Charlize Theron as the voice of Morticia Addams (right) in THE ADDAMS FAMILY, directed by Conrad Vernon and Greg Tiernan, a Metro Goldwyn Mayer Pictures film. Credit: Metro Goldwyn Mayer Pictures © 2019 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.
Qualche curiosità…

La Famiglia Addams è stata considerata fra le dieci più influenti d’America. Lo stile di questi personaggi è un caposaldo della cultura pop non solo americana ma anche italiana.

Ma nel cartoon questo si evince poco, anche perché i registi Conrad Vernon e Greg Tiernan sono tornati alla fonte principale, soprattutto per la grafica, e cioè alle vignette che Charles Addams pubblicò sul The New Yorker alla fine degli anni Trenta.

Questi personaggi presero vita proprio in quel periodo ma fu con la serie degli anni Sessanta che tutti i componenti furono riuniti nel famoso nucleo familiare. Altre curiosità? In alcuni doppiaggi italiani Morticia diventò Mortisia.

Per quanto riguarda il doppiaggio, nel cartone in lingua originale, Morticia ha la voce di Charlize Theron mentre Gomez di Oscar Isaac. In Italia invece i due coniugi sono doppiati rispettivamente da Virginia Raffaele e Pino Insegno. Nel cast dei doppiatori italiani ci sono anche Raoul Bova (zio Fester) e Loredana Bertè (Nonna Addams). Marica Movie and Books (Maria Ianniciello). Seguila sui social

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