Grandi artisti al Pomigliano Jazz Festival

pomiglianojazz (2)Ritorna con la  nuova attesissima XVIII edizione il Pomigliano Jazz Festival, ideato e diretto da Onofrio Piccolo e che, dal 1996, si conferma come una delle manifestazioni dell’eccellenza culturale Campana. Dal 15 al 22 settembre, la kermesse sarà, come di consueto, una prestigiosa vetrina non solo per musicisti locali, nazionali ed internazionali, ma anche un momento di aggregazione socio-culturale finalizzato alla valorizzazione delle preziose risorse storiche, artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche della Campania.

La settimana musicale si districherà, infatti, tra location d’eccezione come l’Anfiteatro Romano di Avella, Villa Cappelli a Pollena Trocchia,  il Palazzo Mediceo di Ottaviano, il Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco e le Basiliche Paleocristiane di Cimitile puntando, come sempre, alla parità di accesso alla cultura. Il festival mira, infatti, a riflettere l’indole di matrice popolare che ne caratterizza l’essenza senza tuttavia rinunciare all’elevato standard qualitativo delle performance proposte al pubblico. Jazz, arte, formazione, cultura e turismo si fondono, quindi, in un progetto assolutamente unico e sempre originale che, dopo 17 anni, torna con delle importanti novità.

Saranno, infatti, Enrico Rava e Ludovico Einaudi ad aprire e chiudere il Festival. A Ludovico Einaudi toccherà l’apertura, alle ore 20.30 del 15 settembre all’Anfiteatro Romano di Avella (AV). Il musicista, il cui ultimo lavoro intitolato “In a time lapse” ha riscontrato un grosso successo, farà tappa in Campania prima di partecipare all’ iTunes Festival di Londra in cui sarà l’unico artista italiano e sarà affiancato dai maggiori nomi della musica mondiale.

enrico rava &PMJL (2)Ad Enrico Rava, invece, spetterà calare il sipario su questa XVIII edizione. Il jazzista si esibirà il 22 nelle Basiliche Paleocristiane di Cimitile dove omaggerà il grande Lester Bowie. Considerato come uno dei più grandi nomi del jazz contemporaneo, Rava delizierà il pubblico con la musica del grande trombettista e compositore nordamericano scomparso nel 1999, attraverso i suoi brani più celebri, arrangiati da Mauro Ottolini. In attesa di conoscere, a breve, i nomi degli altri grandi ospiti del Festival, è doveroso ricordare l’organizzazione di seminari di educazione al ritmo, con il contributo di percussionisti d’eccezione, workshop professionali, rivolti ai giovani musicisti e laboratori creativi, destinati ai più piccini, legati ai temi del riciclo.

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