FRANCESCA INAUDI A GIFFONI: «LA FELICITÀ È ESSERE ONESTI CON SE STESSI»

Francesca Inaudi

Francesca Inaudi, attrice italiana agli albori, ha un volto comune ma emana un fascino tutto particolare, in grado di incantare il regista Davide Ferrario che l’ha lanciata sul grande schermo con “Dopo mezzanotte” nel 2004. Per la Inaudi, proveniente dal teatro, è stato solo l’inizio di una carriera cinematografica e televisiva che si preannuncia ricca di successi. «È la prima volta che vengo a Giffoni anche se mi hanno invitato molte volte. Mi hanno detto che è un’esperienza esaltante, sono sicura che mi arricchirà – dice l’attrice, che racconta qualche aneddoto personale – Ho un fratello di 19 anni e due più piccoli, il salto generazionale è notevole quindi posso vedere cosa vivono, cosa ricevono. Da bambina ero un maschiaccio, vivace e creativa; ho avuto un’infanzia idilliaca grazie alla mia famiglia. Oggi si è perso il contatto personale con gli anziani. Mia nonna mi racconta sempre che sono un miracolo perché mia madre non poteva avere figli e lei è andata a pregare a Lourdes. L’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, sono nata io».

Francesca, simpatica e allegra, dà un consiglio ai ragazzi che pensano di intraprendere la carriera cinematografica: «Oggi ci sono una quantità di stimoli che spesso complicano la vita. L’ importante è capire cosa si vuole nella via e studiare per realizzarlo. Credo nello studio abbinato al talento, se c’è una vocazione bisogna impegnarsi. Oggi ci sono tanti media ma spesso di scarsa qualità, invece puntare sulla qualità è fondamentale».

L’attrice spiega cos’è la felicità: «La felicità è essere onesti con se stessi. Basta poco per essere felici ma bisogna sempre ricercarla perché non è una condizione costante. Non sogno il castello delle fiabe ma nella quotiianità mi piace cuciare e giocare con i cani”. Nel futuro dell’attrice tanti programmi: “Mi vedrete a teatro con Colazione da Tiffany ma ci sono anche altri progetti, anche a cinema. Essere attrice mi ha dato tantissimo soprattutto a livello di crescita personale». Un messaggio alle donne: «Dobbiamo capire di essere diverse dagli uomini. Parità non sinifica diventare cone loro né usare il proprio corpo per ottenere qualcosa».

Piera Vincenti

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