Confederations Cup, l’Italia è terza

Diamanti con Emilio Buttaro @Franco Buttaro
Diamanti con Emilio Buttaro @Franco Buttaro

Gli azzurri chiudono la loro avventura in Brasile con un terzo posto che fa ben sperare per i prossimi mondiali. Stavolta ai rigori va bene ai nostri e Gigi Buffon è l’autentico eroe della partita con ben tre penalty neutralizzati. Vittoria tutto sommato meritata per l’Italia al termine di un match combattuto e conclusosi con due gol per parte dopo i supplementari.

Senza ben cinque titolari Prandelli propone un tridente d’attacco con Diamanti ed El Shaarawy ai lati di Gilardino. Gli azzurri in maglia bianca, dominano buona parte di un primo tempo durante il quale trovano anche un bel goal con una punizione tagliata di Diamanti corretta in rete da Astori dopo che la palla colpisce il palo e rimpalla sul portiere avversario. La reazione dell’Uruguay è poca roba ma la squadra di Tabarez si sveglia nella ripresa e da un disimpegno errato nasce il gol del pari con un’ottima conclusione di Cavani. I sudamericani provano addirittura a ribaltare il risultato ma a poco più di un quarto d’ora dalla fine dei tempi regolamentari è ancora Diamanti a tirare fuori dal cilindro un’altra splendida punizione che non lascia scampo a Muslera. Ma non c’è neanche il tempo di esultare che il solito Cavani rimette le cose in parità anche lui con una gran punizione.

Gigi Buffon - ©Franco Buttaro
Gigi Buffon – ©Franco Buttaro

E 2-2 e si va all’extratime con gli azzurri che risentono ancora dei recenti supplementari con la Spagna ma a complicare le cose arriva l’espulsione di Montolivo per doppia ammonizione. L’Uruguay non approfitta della superiorità numerica così a decidere il destino degli azzurri è ancora la lotteria dei rigori.

Stavolta però Buffon fa il fenomeno neutralizzando i tiri dal dischetto di Forlan, Caceres e Gargano. «Abbiamo sofferto molto – spiega il nostro portierone a fine partita – e stavolta sono riuscito a regalare ai miei compagni una gioia. Lo spirito che abbiamo messo in campo è stato quello giusto che ci ha permesso di onorare la maglia nel modo migliore possibile».

Il successo sull’Uruguay consente agli azzurri di salire sul gradino più basso del podio di una Confederations Cup conclusasi con tre vittorie su Messico, Giappone e Uruguay e due sconfitte contro le finaliste della rassegna. Un bilancio positivo se si considera che con la Spagna in semifinale gli azzurri avrebbero sicuramente meritato di più. Prandelli può finalmente sorridere e rientrare a testa alta in Italia con i suoi ragazzi. Adesso c’è un anno di tempo per scalare quel podio.

Emilio Buttaro

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