Un “Big bang” di note con Andrea di Cesare

Andrea Di Cesare
Andrea Di Cesare

“Big Bang” è il titolo del primo album da solista del violinista romano Andrea Di Cesare. Con un percorso artistico costellato di prestigiose collaborazioni musicali come quelle con Renato Zero, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Max Gazzè , Andrea ha sentito l’urgenza di esprimere la sua arte attraverso un nuovo progetto composto da 9 brani strumentali inediti e 2 successi interpretati dagli stessi autori; stiamo parlando di Paola Turci e Niccolò Fabi, rispettivamente interpreti dei brani “Stai qui” e “Solo un uomo”. In un peculiare crogiolo di sonorità che spaziano dai  timbri classici alle più moderne incursioni pop-rock, Di Cesare si avvale di numerosi campionamenti elettronici e dell’effettistica per riuscire nell’impresa di trasformare  il suono classico del violino in quello di una vera e propria band, proponendosi, così, come nuovo baluardo dell’evoluzione del violino attraverso l’uso della tecnologia .  Artista poliedrico, da sempre presente sulla scena musicale in diverse vesti professionali, Di Cesare rivolge questo progetto a tutti coloro che hanno il desiderio, la voglia o semplicemente la curiosità di  avvicinarsi al violino in maniera del tutto nuova e originale.

 Cover Album_b_BIG BANG_ANDREA DI CESARE (2)Col supporto del batterista Puccio Panettieri, il suono diventa, quindi, vivo e movimentato, dotato di vita propria. Il disco si apre con le atmosfere ovattate ed elitarie di  “Claudia” e  “Run” per proseguire con la freschezza, tipica dell’urban style, di “Londra” . Davvero prezioso il contributo di Paola Turci nella coinvolgente richiesta d’amore intitolata “Stai qui”. Pochi secondi intrisi di tante impercettibili sfumature quelli che racchiudono l’essenza di “My Memories”. Ancora una  commistione sonora ed emotiva tra le note di  “The Sound” che acquista un ulteriore valore aggiunto in “The Sun”. Gli scambi aulici di “Two Voices” lasciano che sopraggiunga, indisturbata, la magia di “Solo Un Uomo” e della vellutata voce di Niccolò Fabi. La piccola cascata di note di “Bit” cede, infine, il passo alla coinvolgente ballata “Christopher”, la quale chiude il disco con classe ed eleganza.

Raffaella Sbrescia

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