A Milano “Un angelo sopra Bagdad”

Foto inviate dall’Ufficio Stampa del Teatro

Un angelo sopra Bagdad in scena al Piccolo Teatro Studio Expo, da martedì 15 a domenica 20 maggio 2012, tratto da Palace of the end di Judith Thompson, la più importante drammaturga canadese. Lo spettacolo è diretto da Marco Carniti e attinge direttamente da fatti di cronaca, mostrando, sullo sfondo della guerra in Iraq, la parte peggiore della nostra storia contemporanea. In primo piano le vicende personali di Lynndie England, soldatessa americana condannata per torture sessuali nel campo di Abu Graib; David Kelly, microbiologo, morto in circostanze sospette dopo aver testimoniato sull’infondatezza del dossier sulle armi di distruzione di massa presentato dal governo inglese che avvalorava l’intervento militare americano in Iraq; una madre irachena, moglie del capo del Partito Comunista, che dopo aver visto torturare e uccidere i propri figli dal regime di Saddam, viene a sua volta uccisa dalle bombe dell’invasione americana. “Tre monologhi”, spiega Carniti, “strappati direttamente  dai titoli dei giornali che stordiscono lo spettatore lasciandolo senza fiato. Un processo alla realtà. Una trilogia di voci che illumina i danni collaterali della guerra in Iraq. Tre vite, tre differenti percorsi con un  unico denominatore: essere condannati dall’Umanità e dalla Storia, che sul campo lascia sempre e solo perdenti”. Il regista invita il pubblico a un interrogatorio ‘in diretta’ in un carcere stile Guantánamo, disegnato da tre porte murate e da un recinto di reti metalliche entro cui i personaggi-testimoni, “voci di fantasmi”, dice sempre Carniti, “si riaffacciano alla  alla vita per gridare al mondo la loro verità, la loro testimonianza”.

 

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